Questo pomeriggio si è svolta presso il palazzo della Regione Piemonte, la conferenza stampa sulla campagna vaccinale del Piemonte. Presenti il Presidente Cirio e l’Assessore Icardi. La campagna vaccinale, aggiornata a ieri, è divisa in quattro fasi:
La prima fase è riservata agli operatori sanitari e socio sanitari, agli ospiti delle RSA, agli psicologhi, alle ostetriche. Da ieri fanno parte anche gli over 80 inseriti dal Governo, ma che la Regione aveva già inserito. Nella prima fase se ne aprono altre tre: la fase 1A finisce il 21 febbraio in Piemonte e verranno utilizzati i vaccini Pfizer e Moderna; la fase 1B finisce il 15 marzo con la seconda dose e verranno utilizzati sempre i vaccini Pfizer e Moderna; la fase 1C inizierà il 21 febbraio e continuerà nei giorni a venire.
La seconda fase inizierà non appena finirà la prima e verranno vaccinati gli over 60 sempre da Pfizer e Moderna.
La fase tre inizia l’8 febbraio col vaccino dell’azienda Astrazeneca e verranno vaccinate tutte le forze armate, carceri, polizia municipale. Dal 15 febbraio si inizierà a raccogliere l’adesione su una specifica piattaforma, per il personale scolastico, sia docente che non docente.
Infine, la fase quattro è aperta a tutto il resto della popolazione, ma si attendono indicazioni dal Governo.
Per quanto riguarda la somministrazione delle dosi agli over 80 ci sono tre modalità:
nella prima i medici di famiglia definiscono gli elenchi degli over 80 e li caricano sulla piattaforma regionale.
Nella seconda le ASL fissano gli appuntamenti e li comunicano al paziente e al medico di famiglia tramite SMS, email, lettera.
Nella terza in occasione della prima somministrazione, viene comunicata data e luogo del richiamo. Per coloro che non hanno la possibilità di muoversi da casa, verrà fatto a domicilio.
Ad oggi in Piemonte si somministrano 10 mila vaccini al giorno.
Sono invece, un milione i vaccini anti influenzali somministrati dai medici di medicina generale, in due mesi.
Infine, il RT scende dallo 0,89 allo 0,82. Le terapie intensive calano dal 26% al 24% e le terapie ordinarie scendono dal 40% al 37%. “Ci deve essere sempre una grandissima prudenza” – spiega il Presidente Cirio – “Con questi dati dovremmo essere in zona gialla anche la prossima settimana. Domani il CTS ci valuterà e ci comunicherà il colore”.