Presso lo Spazio incontri della Fondazione Crc di Cuneo, l’associazione Filiera Futura ha presentato ai suoi 18 soci un’indagine esplorativa sulla realtà delle filiere legate a produzioni locali di prodotti di qualità, condotta dall’Università degli studi di scienze gastronomiche di Pollenzo. La presentazione è stata preceduta da un saluto della Ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova, del presidente dell’Acri Francesco Profumo e del presidente dell’Associazione piemontese delle Fondazioni di origine bancaria Giovanni Quaglia.
La ricerca ha voluto indagare in via esplorativa un aspetto distintivo del comparto agroalimentare italiano: le filiere legate a produzioni locali di prodotti di qualità che spesso incidono su territori marginali del Paese. In particolare l’analisi vuole evidenziare le criticità di filiere legate ai territori di competenza dei soci dell’Associazione al fine di comprendere le necessità effettive in termini di sviluppo e potenziamento attraverso strategie di intervento in grado di coniugare il mantenimento delle tipicità con l’innovazione organizzativa, strutturale e digitale. Attraverso la ricerca è stata realizzata una prima base conoscitiva su cui impostare le attività progettuali dell’Associazione che mirano a promuovere l’innovazione e sostenere l’unicità e la competitività della produzione agroalimentare di qualità italiana.
«L’analisi esplorativa realizzata dall’Università di Scienze gastronomiche ci restituisce preziose indicazioni per sostenere la produzione agroalimentare di qualità, settore centrale e strategico per il futuro di tutto il nostro Paese» ha commentato Giandomenico Genta, presidente di Fondazione Crc e di Filiera Futura, che aggiunge: «Costituisce un bagaglio di informazioni necessario per comprendere le effettive possibilità di sviluppo, potenziamento e trasformazione delle filiere stesse attraverso azioni di sostegno mirato».
«L’agroalimentare non è solo un settore dedicato a produrre buon cibo, ma è anche un asse strategico per il futuro dell’occupazione nel nostro Paese, anche per le professioni ad alta specializzazione», ha aggiunto la ministra Teresa Bellanova, collegata in remoto. «Guardo con molto interesse all’iniziativa promossa dalla Fondazione Crc e dall’associazione Filiera Futura fondata sulla collaborazione tra diversi enti animati dal comune obiettivo di sostenere e rafforzare l’agroalimentare italiano. La pandemia ha dimostrato con forza inequivocabile la strategicità di questa filiera, e contestualmente ha evidenziato criticità e rischi esistenti nel settore, sottolineando l’importanza di innovare, preservando la qualità e tutelando una ricchezza di biodiversità, conoscenze, usi e tradizioni che non ha eguali».
«La scelta di inserire il vocabolo “filiera” nel nome di questa iniziativa sottolinea la volontà di avere a cuore ogni aspetto di filiere molto lunghe che oggi sono in situazione di grande sofferenza», conclude Carlo Petrini, presidente del Comitato scientifico di Filiera Futura. «Filiera Futura intende mettere al centro, a partire dai risultati emersi dalla ricerca, il ruolo dei piccoli produttori, attori fondamentali per far vivere i territori e spina dorsale dell’agroalimentare italiano».
Presentata la ricerca sulle filiere produttive
L’associazione nata su impulso della Fondazione Crc ha reso noti i risultati dell’indagine sulle produzioni locali di qualità