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All’alba di una Fiera ancora più sostenibile

La rassegna albese dedicata al tartufo bianco pensa già al 2021 e premia lo chef più “green”

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In quella che passerà alla storia come l’edizione del coraggio, la Fiera internazionale del tar­tufo bianco d’Alba, capace quest’anno di innovarsi e trasformarsi con grandissima flessibilità, visti i continui mutamenti di scenario imposti dal diffondersi della pandemia da Covid-19, chiude in bellezza, annunciando un nuovo corso.
Cala il sipario sulla 90esima edizione, dedicata al tema “mon­do”, e proprio al mondo ci si apre ulteriormente, af­fian­can­do alla centralità dell’enogastronomia l’attualità di una sfi­da quanto mai contemporanea: quella della sostenibilità. L’e­sposizione mediatica del “wi­ne&food” a livello mondiale ha imboccato negli ultimi an­ni un sentiero virtuoso che pun­ta su etica e sostenibilità co­me concetti portanti di una vera e propria rivoluzione umanistica. Sospinti dalla fama dei grandi chef e dalle luci dei riflettori che il settore è in grado di attirare, vanno moltiplicandosi i progetti no profit con l’ambizione di cambiare alcuni aspetti discutibili della nostra società.
È questo il cuore di “Dawn to Earth”, il laboratorio che nasce dalla collaborazione tra la Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba e il curatore gastronomico Paolo Vizzari, con il supporto di Microsoft 365, con la volontà di tirare una riga che col­leghi Alba (con le Langhe, il Roero e il Monferrato) al resto del pianeta, usando il tartufo bianco d’Alba come ambasciatore e la sua fiera annuale come casa condivisa da mettere a disposizione per dare risalto ai più validi progetti a sfondo etico nel panorama mondiale dell’alimentazione, della biodiversità, dell’alta finanza e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Pre­sen­ta­to nei giorni scorsi, in collegamento dal “Truffle hub”, presso il castello di Roddi, “Dawn to Earth” si propone di lavorare al­la ricerca dei “game changer” di ogni continente per offrire loro supporto, rete e campagne di rac­conto o promozione volte ad aprire a un pubblico più ampio il loro messaggio e la natura dei loro sforzi. Nell’edizione “ze­ro” di quello che è destinato a diventare un appuntamento annuale e un’occasione di festa all’interno del palinsesto della Fiera, in quest’anno così particolare si è deciso di premiare lo chef che in Italia ha lavorato con maggiore intensità per rendere il pubblico più sensibile ai temi che legano la cucina alla natura, Norbert Niederkofler, con il team di ragazzi insieme ai quali, oltre a tenere vive le tre stelle Michelin del ristorante St. Hubertus di San Cassiano in Badia (Bolzano), ridisegna ogni anno i contorni di due even­­ti dalla forte matrice etica, “Care’s” e “Cook the mountain”. «La Fiera ha iniziato a ra­gio­nare su questi temi in tempi non sospetti, lanciando il progetto “Breathe the truffle”, per la salvaguardia e il ripristino de­­­gli ambienti tartufigeni. Ora, grazie al patrimonio costruito negli anni del richiamo mediatico della Fiera del tartufo bianco d’Alba, vogliamo dare avvio a un nuovo corso, diventando portatori di un messaggio culturale globale», aggiunge Lilia­na Allena, presidente dell’Ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, «Questo “stan­­­ding” acquisito ci porta a pensare allo sviluppo futuro che la Fiera potrà avere, mettendo a disposizione di tutti l’au­to­revolezza e il prestigio del tartufo bianco d’Alba per af­frontare con credibilità i temi della contemporaneità e, in par­­ticolare, quello dello sviluppo sostenibile».
«Invece di scrivere nuovi canoni per quello che è giusto, “Dawn to Earth” cerca di riconoscere e sottolineare il lavoro di chi ha cominciato ad affrontare questi temi prima che di­ventassero moda e lo fa a par­tire da un progetto italiano ca­pace di comunicare con l’estero all’insegna dei valori sani della nuova cucina mondiale», afferma Paolo Vizzari, curatore gastronomico.
«L’esperienza dell’Ente Fiera rap­presenta un caso virtuoso nel comparto fiere ed eventi, fortemente impattato dall’emergenza sanitaria, perché ha saputo cogliere in maniera particolarmente virtuosa l’opportunità di ripensare e arricchire la propria proposta in ottica digitale», dichiara Luba Manolova, direttore della Di­vi­sione Microsoft 365 di Mi­cro­soft Italia, «Siamo orgogliosi di ave­re collaborato con loro, insieme a Si-Net, per supportarne il percorso di innovazione, aiutandoli ad abilitare nuo­ve esperienze per valorizzare la tradizione. Grazie al giusto mix di eventi fisici e digitali, “phygital” appunto, è possibile coinvolgere un pubblico sempre più ampio».
«Per anni ho viaggiato, cercato, fatto domande, alla ricerca di un equilibrio (trovato), che sintetizzo in una parola: rispetto», chiude infine Norbert Nieder­kofler, chef tre stelle Michelin del ristorante St. Hubertus e cofondatore di “Care’s”, «In pri­mis per la natura, e non a caso da questo amore sono nati due progetti: “Cook the mountain”, per valorizzare i prodotti e i ritmi della vita di montagna, e “Care’s”, un convegno in cui riuniamo amici e cuochi per parlare di sostenibilità, ecologia e solidarietà. So­no fiero di questo riconoscimento, proprio perché va a pre­­­miare l’attenzione a questi valori condivisi che sono la chiave per un futuro migliore per tutto il pianeta».
Appuntamento al 2021, dunque, con la 91esima edizione: l’inaugurazione è prevista per venerdì 8 ottobre, con apertura al pubblico per i 9 weekend successivi, da sabato 9 ottobre a domenica 5 dicembre.