Presentati in Regione Piemonte il piano pandemico e il piano vaccino Covid

Aumentano i posti di terapia intensiva. Il piano è diviso in due fasi: prima a tutti gli operatori sanitari e poi al personale scolastico e Forze dell'Ordine

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Nel primo pomeriggio di oggi si è svolta la conferenza stampa in cui il Presidente Cirio ha spiegato, insieme all’Assessore della Sanità Icardi, al Commissario Generale Unità di Crisi Vincenzo Coccolo, al Commissario dell’area giuridico-amministrativa Antonio Rinaudo e al Commissario Politiche Sanitarie Emilpaolo Manno, il piano pandemico e il piano vaccino Covid.

Il Presidente Cirio ha fatto subito il punto della situazione contagi in Piemonte: il RT è sceso allo 0,68 dallo 0,76 della scorsa settimana, ci sono attualmente 300 persone in terapia intensiva e 4 mila sono in terapia ordinaria. “Su questi numeri non è un libero tutti” ricorda Cirio. Come ha annunciato il Presidente del Consiglio Conte in precedenza sullo spostamento tra comuni del 25, 26 dicembre e del 1 gennaio, Cirio precisa che la lettera scritta non solo dal Piemonte, ma anche da parte delle altre regioni ha avuto effetto; il ricongiungimento tra familiari si potrà fare con i famigliari bisognosi o che abitano da soli. Sulla questione dei vaccini influenzali si è raggiunto il numero di 1 milione e 84 mila per gli over 60 che in totale sono 1 milione e 400 mila. Gli ultimi 50 mila sono in fase di consegna dalla Sanofi.

Il Commissario dell’Unità di Crisi Antonio Rinaudo spiega nello specifico come funzionerà la prima fase della distribuzione e amministrazione del vaccino: “La data di riferimento è il 29 dicembre quando l’EMA autorizzerà il vaccino che sarà realizzato e distribuito dalla Pfizer. Sono state individuate nel territorio regionale 28 punti di somministrazione. Nella prima fase verrà vaccinato tutto il personale sanitario di tutti gli ospedali, il personale sanitario delle RSA e gli ospiti; nella seconda fase verranno vaccinati il personale scolastico (compresi gli studenti) e le Forze dell’Ordine. Infine nella terza e quarta fase tutto il resto della popolazione. Quindi nella prima fase il numero di persone vaccinate saranno 195 mila, il tempo di completamento sarà tra i 50 e i 60 giorni; il richiamo sarà tra il 19°-23° giorno dalla prima somministrazione. Per le altre fasi non è detto che sia sempre la Pfizer a consegnarcelo”. La Regione conta di vaccinare queste persone in due mesi. Sarà la stessa Pfizer a consegnare il vaccino nei 28 presidi del Piemonte così da non interrompere la catena di freddo del prodotto, visto che il vaccino dovrà mantenere una temperatura piuttosto fredda.

Per quanto riguarda la Fase 2 sarà “l’ospedale Valentino” di Torino scelto come punto di somministrazione; all’interno di esso ci saranno 29 tende di cu 5 postazioni per l’accettazione, 5 aree di attesa con 80 posti a sedere, 5 aree di somministrazione e per l’attesa 60 postazioni e infine 14 sale attrezzate di trattamento.

Infine è stato presentato e aggiornato il piano pandemico dall’Assessore alla Sanità Icardi. Il piano serve a identificare i casi e diminuire i contagi e la mortalità. “Al momento c’è ancora una forte pressione sugli ospedali piemontesi” ricorda l’assessore Icardi. L’aggiornamento del piano avviene nella rimodulazione dello screening oncologico, nell’adeguamento dei servizi di psicologia, nella campagna vaccinale e nelle revisioni dei posti di terapia intensiva e sub intensiva. Da febbraio il Piemonte contava 327 posti in terapia intensiva, ora ce ne sono 614, più i 300 posti dello Stato del piano Arcuri. In totale nei prossimi mesi si conta quindi di avere 1073 posti.