Ospedale da campo unico in Italia

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«Un’eccellenza a livello na­­zionale che inorgoglisce il Piemonte». C’era anche il governatore del Piemonte Alberto Cirio presso l’aeroporto di Levaldigi per inaugurare il nuovo ospedale da campo Emt2 della Maxiemergenza re­gionale del 118. Costituita nel 2000, la struttura ha cominciato a costruire un ospedale da campo, pezzo per pezzo, dal 2008 fino a ottenere, dieci an­ni più tardi, la certificazione dell’Organizzazione mondiale della sanità. Nel 2019 era presente in Mozambico, per una missione molto delicata, chiamata dal meccanismo europeo di Protezione civile, di cui fa parte. «Grazie a questa appartenenza», spiega Mario Raviolo che dirige la Maxiemergenza regionale del 118, «riusciamo a ottenere il rimborso della maggior parte dei costi di trasporto delle attrezzature, ciò che ci consente di essere presenti in missioni internazionali. La Pro­tezione civile si occupa della logistica con una struttura dedicata». «Il risultato odierno», prosegue Raviolo, «è reso possibile dalla profonda sinergia tra istituzioni che lavorano in maniera integrata e grazie anche alle ditte che hanno contribuito attivamente a questa opera. Chiun­que entri in questo ospedale ha la sicurezza di essere in un vero ospedale, creato grazie al lavoro di 13 ragazzi del 118».
«Un lavoro che richiede impegno, ma soprattutto passione», ha chiosato il direttore generale dell’Asl Cn1 Salvatore Brugaletta.
L’ospedale può ospitare sino a 20 pazienti, dispone di un’area triage, del Pronto soccorso articolato in spazi per la corretta gestione dei vari codici colore, sale operatorie, un’area di laboratorio (radiologia e esami ematochimici) e persino 4 letti di terapia intensiva, oltre, ovviamente, spazi come la cucina, la mensa e tende attrezzate per il riposo degli operatori. Tutto il materiale è custodito in un hangar dell’aeroporto di Levaldigi: il che valorizza ancora di più un’infrastruttura che, come hanno ricordato sia il presidente dell’aeroporto Giuseppe Viriglio sia il presidente della provincia di Cuneo Federico Borgna, «è a servizio del territorio. È bello che una struttura all’avanguardia a livello internazionale leghi il proprio nome al nostro aeroporto, a dimostrazione di quanta eccellenza ci sia nelle persone e nelle istituzioni della nostra provincia».
Per il presidente della Regione Piemonte Cirio: «oggi tagliamo il nastro di una struttura unica in Italia (ce ne sono solo 4 in Europa, ndr), con reparto de­genza e posti in terapia intensiva, che potrà essere utile anche in questo difficile periodo dominato dalla pandemia Covid».
Poi un’altra buona notizia da parte del presidente della Re­gione: «Abbiamo costituito un consorzio a livello europeo con altri otto Paesi, coordinato dal Piemonte, per realizzare un ospedale Emt3, nosocomio da campo di massima sicurezza. Oggi ce ne sono soltanto due in tutto il mondo: in Israele e in Cina, il terzo sarà in Piemonte».
Un esempio e un incentivo a mettere a sistema, a livello europeo, le eccellenze di cui ciascuno Stato dispone.