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Garessio è ancora alle prese con la conta dei danni dopo una settimana dall’alluvione che ha colpito la cittadina. Ma è anche un paese che con coraggio e volontà si sta impegnando a rimettersi in piedi, ancora una volta.
Per le strade di Garessio i segni degli eventi sono ancora purtroppo evidenti, e solo il tempo potrà in qualche modo cancellare ciò che è successo. Camminando per il centro paese, nella zona dei negozi, si capisce immediatamente la portata di ciò che è successo: il ponte Odasso, senza più parapetti, è un gigante ferito a cui le squadre di operai cercano di portare sollievo prima di sapere quale sarà il suo destino. Diversi negozi sono stati devastati, con serramenti divelti e persone che ancora una volta cercano di pulire e ricostruire.
È il sindaco di Garessio, Ferruccio Fazio, ad illustrarci i danni economici dell’alluvione: i milioni di euro, tra esercizi e fabbriche private, si sprecano. Arriverà anche il momento del confronto con le istituzioni di tutti i livelli, nonché della decisione sul destino sia del ponte Odasso che di quello sulla provinciale 582. Ma si dovrà anche ridiscutere il concetto stesso di prevenzione, che non potrà più vivere di interventi dei singoli comuni ma coordinarsi a livello di valle.
