Emergenza maltempo, Gastaldi: “Danni enormi per il territorio cuneese, ora stato di calamità e fondi adeguati”

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Oggi siamo qui per prendere coscienza di persona dei danni del maltempo che hanno colpito il territorio cuneese con estrema violenza. Insieme a sindaci e cittadini del posto abbiamo convenuto sulla necessità di interventi urgenti, partendo dalla dichiarazione dello stato di calamità naturale. Ci confrontiamo continuamente insieme agli eletti regionali che hanno visitato altre zone disastrate. Privati, imprese ed enti locali non possono rimanere imbrigliati nella burocrazia della ricostruzione“.
Così il deputato cuneese della Lega e Sindaco di Genola, Flavio Gastaldi, a margine dei sopralluoghi effettuati oggi assieme al presidente del Parco Alpi Marittime Piermario Giordano, e al suo vice Andrea Bodino. Ad accompagnarli i sindaci di Entracque Gianpietro Pepino, di Valdieri Giacomo Gaiotti e il presidente dell’Unione Montana Alpi del Mare Paolo Renaudi.

Oltre alla Valle Vermenagna e alle Valle Tanaro, anche l’alta valle Gesso, in molte delle sue diramazioni – sottolineano -, è stata pesantemente colpita dall’evento alluvionale di venerdì 2 ottobre . In molti tratti la strada che porta a San Giacomo di Entracque non esiste più, così come è danneggiata e intransitabile la strada per le Terme di Valdieri a monte di Tetti Gaina. Il ponte sul Gesso della Barra a San Giacomo è stato spazzato via e così pure è crollato il ponte a monte delle Terme di Valdieri.

In molti tratti dovranno essere ricostruite opere di contenimento e di arginatura dei torrenti, che si sono allargati in modo impressionante nel solco vallivo rendendo instabili molti terreni in vallata. I crolli riguardano strade e ponti che permettono di raggiungere alcune fra le aree più belle e conosciute delle Alpi Marittime, in pieno territorio del Parco, ed oggi sono impraticabili.

Le ripercussioni sul turismo saranno pesanti ed occorre intervenire con la massima urgenza per il ripristino di una viabilità normale. Occorreranno risorse importanti e, come ricordano il presidente dell’Unione Alpi del Mare Paolo Renaudi e i sindaci Gaiotti e Pepino, saranno necessarie risorse ingenti, di gran lunga superiori a quelle che sono stanziate tutti gli anni a favore delle Unioni Montane a per la prevenzione e la gestione del dissesto idrogeologico. Serve un intervento deciso della Regione e dello Stato con lo stanziamento di fondi adeguati.

I territori della Valle Gesso rischiano danni economici incalcolabili. In ogni caso la ricostruzione richiederà tempo, anche in virtù delle caratteristiche del territorio, in cui durante la stagione invernale è di fatto impossibile lavorare. Non possiamo lasciare le nostre vallate e i loro Sindaci da soli. Senza un intervento rapido e importante i nostri territori rischiano seriamente di non risollevarsi da quella che appare sempre più come una vera catastrofe ambientale ed economica“.

c.s.