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Siglata la sinergia tra Raspini e Fdai

Accordo che premia la suinicoltura cuneese. Si tratta di un progetto di filiera che fornisce significative garanzie tanto a­gli allevatori quanto ai consumatori

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I prosciutti cotti alta qualità a marchio Raspini e Rosa saranno firmati dagli agricoltori italiani con il marchio Fdai (Firmato dagli agricoltori italiani) evidenziato nella confezione, per garantire al consumatore l’italianità di tutti gli attori della filiera. Lo annuncia Coldiretti dopo la sottoscrizione dell’accordo con l’azienda piemontese Raspini Spa a Sca­len­ghe, in Provincia di Torino, alla presenza di Roberto Moncalvo, delegato confederale di Col­diretti Cuneo e presidente di Coldiretti Piemonte, Stefano Albertazzi, direttore generale filiera agricola italiana, e Um­berto Raspini, presidente e amministratore delegato della Raspini Spa.

«Questo accordo commerciale è un primo importante strumento che segue il Decreto in­ter­ministeriale per il via libera all’etichetta d’origine dei salumi “Made in Italy”», spiega Roberto Moncalvo «e testimonia il nostro impegno e quello di chi crede nel territorio, come Raspini, e intende valorizzare le produzioni locali. L’azienda, infatti, si è im­pegnata a utilizzare e valorizzare ulteriormente i suini locali. Que­sto progetto di filiera, su cui ab­biamo lavorato negli ultimi mesi, è un passo decisivo che conferma un im­pe­gno comune per ga­rantire a­gli allevatori una reale valorizzazione dei suini cuneesi e piemontesi e al consumatore finale un’elevata qualità del prodotto».

La filiera suinicola cuneese conta 800 aziende e quasi 900.000 capi, destinati soprattutto ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale.

I prosciutti cotti di alta qualità Raspini e Rosa sono stati scelti, a livello nazionale all’interno del mercato dei cotti, come prodotti che rappresentano quei principi fondamentali che il progetto Fdai intende valorizzare: le produzioni delle Filiere agroalimentari Italiane che garantiscono origine e tracciabilità.
Il primo prodotto che si fregia di questa importante distintività è il Gran Paradiso Raspini, prosciutto cotto ottenuto con l’impiego di sole carni italiane, accuratamente selezionate. I maestri salumieri della Raspini mettono a frutto la capacità di saper fare con estrema cura, una lavorazione che preservi tutte le espressioni sensoriali del prodotto, iniziando con una ricetta corta ottenuta solo con l’impiego di ingredienti naturali e proseguendo con 72 ore di massaggio delle carni, 24 ore di lenta cottura a vapore e 2 settimane di riposo. Il Gran Paradiso sarà disponibile, nel distintivo formato intero e facilmente riconoscibile per il suo stampo che ricorda la legatura a mano e nel­le vaschette pronte al consumo.

«L’accordo firmato», commenta Umberto Raspini, «è per la no­stra azienda un momento estremamente importante, che conferma il percorso che da sempre portiamo avanti. La nostra a­zienda si fonda, infatti, su una filosofia che mette al primo posto la qualità della materia prima, il valore del territorio nel quale lavoriamo e i suoi prodotti. Un accordo, quindi, che è la naturale prosecuzione di quanto fatto fino a oggi dalla Raspini salumi. Ma anche un passaggio che consolida, in modo tangibile e concreto, l’importanza della nostra filiera, quel filo che nasce dai produttori e arriva fino al consumatore».

Una sensibilità verso il consumatore confermata anche dal fatto che dal 2012 Raspini, in­sieme a un gruppo di aziende e associazioni del settore zootecnico, supporta il progetto “Carni sostenibili”, un’iniziativa senza precedenti in Italia che attraverso studi scientifici e un approccio formativo vuole contribuire a diffondere un’informazione equilibrata su salute, alimentazione e sostenibilità.