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A partire dal 23 febbraio scorso, la scuola ha dovuto prendere consapevolezza in fretta che la sospensione dell’attività didattica non poteva trasformarsi in una vacanza prolungata. La scuola tutta ha compiuto una grande rivoluzione interna. Si è dato avvio alle sperimentazioni sulla didattica a distanza e alla strutturazione del lavoro agile; sono state sviluppate nuove competenze digitali e implementate le strutture e le infrastrutture informatiche; sono state rafforzate le reti inter-istituzionali; si sono consolidate le alleanze educative tra scuola e famiglie. Quando si tornerà alla didattica in presenza, occorrerà mettere in conto che non si potrà più tornare alla vecchia didattica, perché il processo di innovazione che è stato avviato l’ha già soppiantata e ha dimostrato di funzionare molto bene nella maggioranza dei casi.
