Lions Club Canale-Roero: una storia lunga trent’anni

Un bilancio di un anno intenso, con il presidente Maurizio Bergadano

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Trent’anni di Lions Club Canale-Roero: tanto tempo è passato, infatti, da quel mese di maggio del 1990. Un Roero, un Piemonte, e un’Italia tutte diverse rispetto ad ora: una contesto sociale che si trovava alla vigilia di esperienze collettive come i mondiali di calcio “di casa”, di grandi mutamenti politici ed economici, in una “Prima Repubblica” che recava in sé speranze, fiducia reciproca, progetti importanti.

Forse, davvero, molto è mutato rispetto alla situazione attuale. Cosa è però rimasto solido è lo spirito di questo sodalizio diretto nell’anno in corso dal giovane presidente Maurizio Bergadano, che si appresta a concludere al vertice un’annata lionistica decisamente particolare.

Si è dovuto rinunciare ad uno degli aspetti fondamentali e caratteristici della vita del sodalizio, ossia gli incontri a metà strada tra la convivialità e l’approfondimento, insieme, in un novero di soci che ha conosciuto una decisa impennata a partire dai 23 fondatori, in quella primavera (ora si può contare su 58 effettivi), nelle stanze dello storico ristorante “Leon d’Oro Secolare” di via Roma. Ma si è fatto tanto, tantissimo, in un frangente inedito, difficilissimo: quello legato all’emergenza sanitaria planetaria.

Dice lo stesso Bergadano, per tracciare un consuntivo “in divenire” relativo a questo fronte d’azione: «Durante la recente emergenza del Covid 19, i soci hanno deciso di intervenire in modo tempestivo con una prima donazione di 2.500 Euro a favore degli Ospedali di Cuneo, una seconda donazione di 1.500 Euro a favore del Var (Volontari Ambulanza Roero), e poi in collaborazione con il Rotary Canale Roero, Cavalieri del Roero e Associazione dei Sindaci del Roero hanno promosso l’importante campagna di raccolta fondi “Roero-Emergenza Covid 19”».

Prima di allora, già si era fatto parecchio, soprattutto agendo a stretto contatto con il mondo della scuola locale. «La prima attività – continua il presidente – è stata la promozione di un convegno sulla dislessia chiamato Seleggo organizzato in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Canale. La seconda iniziativa, come avviene ormai da qualche anno, prevede lo screening gratuito dell’ambliopia per tutti i bambini delle scuole materne del Roero. Si tratta di un’attività importante perché l’ambliopia, conosciuta anche come “occhio pigro”, se diagnosticata entro il sesto anno di vita può essere curata. Purtroppo con la sospensione delle attività didattiche a causa della recente epidemia non ha permesso di portare a termine il progetto, ma verrà sicuramente ripreso nel corso del prossimo anno scolastico».

Ma c’è stato anche dell’altro, nel segno di un legame con il territorio che per il Lions Club è irrinunciabile: «Era importante dare dei segnali positivi e di speranza. E’ così che i due soci Gianni Marocco e Dino Pasquero hanno dato vita ad un importante progetto che, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Sommariva Perno, prevede il restauro del pilone votivo di Borgata Trinità».

E non sono mancati alcuni onori individuali: «E’ per rendere merito al fatto che i Lions sono riconosciuti a livello mondiale come i “Cavalieri della Vista”, grazie all’interessamento del socio Umberto Cassinelli, il Lions Club Canale Roero a breve donerà un cane guida ad una persona non vedente, permettendo alla persona che lo riceverà di avere al suo fianco un amico fedele, e come viene definito dal centro Cani Guida Lions di Limbiate che ha provveduto all’addestramento del cane, “un angelo custode”».

In conclusione: «Dalla sua fondazione, il Club ha avuto modo di crescere in modo significativo arrivando ad essere uno dei club più numerosi a livello distrettuale, diventando negli anni promotore di importanti attività di servizio sia a livello internazionale che a livello locale. Tanto è stato fatto e tanto si continuerà a fare e questo deriva dalla forza dell’amicizia e la propensione al servizio».

Paolo Destefanis