Lo skiroll e le tante incertezze, Emanuele Becchis: “Ci alleniamo ma senza un obiettivo preciso”

Il bovesano lancia l’appello: “Fondamentale il sostegno delle aziende cuneesi per mantenere in vita la nostra attività ad alti livelli”

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Emanuele Becchis (Foto Sju Sjoegren su gentile concessione del Comitato FISI AOC)

Che lo sport a tutto tondo sia stato drasticamente colpito dalla pandemia coronavirus è ormai assodato.

In provincia di Cuneo, questa situazione ha avuto conseguenze significative soprattutto per quegli ambiti nei quali la nostra provincia eccelle, con tanti atleti di vertice. Risponde a questo identikit il mondo dello skiroll, dove, notizia di ieri, ben cinque cuneesi sono stati selezionati per far parte delle Nazionali Italiane in vista della stagione che, si spera, potrà iniziare con l’estate.

A guida di questo plotone c’è ormai da anni il “Team Secchis”, così come sono conosciuti i tre fratelli Becchis, da tempo ai vertici dello sport su rotelle.

Proprio con Emanuele, il più esperto dei tre, abbiamo provato a capire che cosa ci si potrà aspettare nelle prossime settimane, anche in funzione di quanto si è potuto fare negli ultimi mesi.

“Per assurdo, la quarantena a livello di allenamenti è stata anche un’opportunità, perché ci ha consentito di riprogrammare il lavoro tirando anche il fiato in alcuni momenti – esordisce Emanuele. Non nego, però, che personalmente mi abbia limitato perché avevo ancora due tappe delle World Sprint Series, in cui stavo andando davvero forte e che mi avrebbero potuto regalare grandi soddisfazioni. A ciò si è aggiunto lo stop agli insegnamenti sugli sci ai ragazzi, un’altra perdita importante”.

Perdite che riguardano il piano prettamente sportivo ma anche quello economico: “Purtroppo noi non rientriamo in un corpo militare e quindi non abbiamo sostentamenti. Abbiamo fatto richiesta per il contributo per collaboratori sportivi, ma per il momento ancora nulla. Non è facile e sarà ancora più difficile ora che gli sponsor dovranno far fronte alla crisi generata dal virus. Per questo lancio un appello: noi abbiamo voglia di fare sport ad alti livelli, ma è importante che le aziende sostengano gli atleti locali in questa fase”.

Sugli allenamenti, invece, il bicchiere è mezzo pieno: “Ho usato questi mesi per fare rafforzamento muscolare casalingo, anche grazie alla palestra che con gli anni ci siamo creati. Ora fortunatamente possiamo uscire, aspetto importante soprattutto a livello mentale. Da questo punto di vista ci possiamo ritenere soddisfatti, ma ora bisognerà capire a cosa sarà servito allenarsi…”.

Già, perché la già annunciata Coppa del Mondo non è per nulla assicurata: “Di certo, non possiamo programmare più di tanto: è stato annunciato il calendario di Coppa, ma dobbiamo attendere conferme, quindi è difficile stabilire le deadline sulla preparazione. Lavoriamo per essere pronti, ma non con una finalità ben definita”.

Insomma, anche nello skiroll è difficile dare delle risposte a quel che sarà: “Al momento ci sono ancora un po’ di confusione e incertezza. Personalmente non credo che sarà così agevole e rapido. A livello italiano è dura, ma ancora di più lo sarà a livello internazionale, anche perché i grandi spostamenti non so quando saranno garantiti anche per noi atleti. Non escludo che ci possa essere una totale cancellazione della Coppa del Mondo”.