L’emergenza sanitaria e la promozione del territorio: “saltano” i Notturni nelle Rocche 2020

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Il Covid-19, il lockdown, il mutare di molti aspetti della vita “pubblica” e sociale dati per scontati, e per cui ora si è dovuto liberare lo spazio di una parentesi. Un danno per l’economia, senza dubbio: anche per quella turistica, compresi gli aspetti connaturati in chi, della promozione del territorio, ne fa un mestiere. E’ il caso dell’Ecomuseo delle Rocche, ente che regge buona parte delle sorti di valorizzazione del Roero: e che, dati alla mano, quantifica al momento le criticità in una minusvalenza di 30mila euro.

E’ di questi giorni, ad esempio, la notizia dell’annullamento dell’edizione 2020 dei “Notturni nelle Rocche”: kermesse strutturata storicamente da giugno a settembre di ogni anno, per due appuntamenti serali a settimana, tra camminate naturalistiche e animate, teatrali, itineranti tra tutti i paesi del Roero. Dicono il presidente Andrea Cauda e le referenti Olga Scarsi e Valentina Giorio: «Per come sono sempre stati strutturati, i “Notturni” prevedono un grande assembramento di persone che svolgono attività fisica insieme, quindi sono un format potenzialmente molto pericoloso per il contagio da Covid, e che non avrebbe senso proporli con l’utilizzo di mascherine o distanziamento obbligatorio dei partecipanti, perché si perderebbe tutto lo spirito ed il senso aggregativo dell’evento».

Un segno rosso totale, per questo anno solare? «C’è una cauta apertura per i mesi successivi: Vedremo se proporre escursioni con una formula completamente diversa per settembre-ottobre, se le misure per gli eventi saranno allentate».

Non è solo un problema “interno”, ovviamente: ciò che è accaduto -e sta accadendo- tocca tutto il settore: in un contesto in cui le uscite sul territorio costituiscono un completamento “vero” dell’offerta turistica per l’intera area Albese e Braidese: «Dal punto di vista turistico -precisa Cauda- avevamo gruppi di turisti stranieri concordati con i tour operator fino all’autunno 2020 con escursioni, ricerche del tartufo, servizi calendarizzati. Tutte le date fino a fine agosto sono state disdette, mentre quelle da settembre in poi sono in stand by in attesa di capire come evolverà la situazione e se sarà possibile muoversi con voli internazionali».

Del resto, l’intera stagione primaverile ha sentito decisamente il “colpo di ramazza” del virus: si è dovuto dire di no ad eventi storici come il “Porté Disné” (la camminata enogastronomica tra Canale e Montà: 27 edizioni, migliaia di visitatori), la quinta edizione del trail delle rocche, così come i RoeroDays del Consorzio di tutela del Roero, calendarizzati nel 2020 alla Reggia di Venaria. Senza pensare, com’è ovvio, alle tante altre manifestazioni-clou che prendono vita su questa zona, e per cui si è forzatamente deciso di lasciare una casella bianca per questo anno: si pensi ad esempio alla Fiera del Baraccone e a quella di Priocca, al “BonBenBon” canalese, alle fiere floreali su rose e tulipani al Castello di Govone, tanto per menzionarne alcune.

Si auspica che tale elenco non debba ulteriormente allungarsi, nel tempo: pensando a come primavera e inizio estate siano periodi in cui la voglia di uscire subisce una gaia impennata, ma anche momenti di buon afflusso di visitatori soprattutto dal Nord Europa. Con conseguente ricaduta negativa su chi, di ricettività, ristorazione e accoglienza ne ha fatto un mestiere. Siamo certi che lo spirito di queste colline non si lascerà abbattere, nell’immediato futuro: si pensa già a ripartire.

Ancora sull’Ecomuseo, c’è però una fiamma di vivacità: «Al momento però sono autorizzate le escursioni in solitaria o con la propria famiglia, quindi vi invitiamo a percorrere i Sentieri sperimentando le audioguide Mp3 che stiamo aggiornando e potenziando proprio in questi mesi di smart working: scaricandovi l’app gratuita Izi.Travel sul vostro telefonino, troverete tutte le narrazioni audio dei Sentieri tematici, unitamente alla navigazione gps, per un’avventura interattiva che coniuga intrattenimento e divulgazione di contenuti sul nostro territorio».

Paolo Destefanis