Fossano, proteste su ordine di servizio. Il sindaco risponde ai sindacati e si rivolge ai dipendenti: “Quando avete un problema, alzate il telefono e chiamatemi”

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Dario Tallone, sindaco di Fossano

«Apprendo con parecchio stupore le continue proteste dei sindacati in merito a ordini di servizio emanati dagli uffici competenti del Comune – dichiara in una nota il Sindaco di Fossano Dario Tallone – così ho deciso di intervenire in prima persona per porre definitivamente fine alle polemiche».

LA LETTERA DEL SINDACO

Nella giornata di martedì 12 maggio gli uffici competenti hanno comunicato ai dipendenti, con un apposito ordine di servizio, che nelle giornate di mercoledì 13 e giovedì 14 gli uffici comunali sarebbe stato chiusi (a rotazione delle sedi) per consentire la sanificazione dei locali così come previsto dai DPCM in materia di emergenza sanitaria. Una sanificazione che permetterà a tutti i dipendenti comunali di tornare al lavoro in totale sicurezza dando alla cittadinanza un servizio sempre più indirizzato al ritorno alla normalità.

Nella giornata di ieri ricevo dalle RSU una lettera scritta assieme alle segreterie provinciali dei sindacati CGL E CISL nella quale le rappresentanze sindacali lamentavano non tanto lo scarso preavviso dell’ordine quando la richiesta ai dipendenti comunali di “…produrre idoneo giustificativo…”, in sostanza di prendere per la giornata in cui il proprio dipartimento era oggetto a sanificazione un giorno di ferie o di permesso retribuito o simili.

Come Sindaco ho il dovere di difendere chi ha emanato l’ordine di servizio, a seguito del quale ho tra l’altro firmato un apposito decreto per la chiusura degli uffici comunali e dato mandato direttamente al mio staff di darne immediata comunicazione agli organi di stampa in modo che si avesse un canale preferenziale e diretto per avere un’immediata pubblicità di quanto sopra anche sugli organi di stampa.

I firmatari della lettera dovrebbero fare alcune riflessioni, innanzitutto dovrebbero ricordare che l’11 marzo l’OMS ha dichiarato il regime di pandemia mondiale che quindi si sta operando in un regime di straordinarietà. Si dovrebbe ricordare soprattutto che il Coc, gli uffici competenti, i dirigenti e vertici dell’Amministrazione hanno organizzato, grazie all’impegno dell’RSPP la sanificazione dei locali, come già sottolineato, per il bene dei lavoratori e degli utenti. Trovo davvero ridicola l’azione di chi sostiene che sia stato ingiusto far produrre un “giustificato motivo per l’assenza” a chi il 27 del mese, puntualmente anche in questi mesi, riceve a casa lo stipendio.

I vertici della nostra amministrazione, i dirigenti, i caposervizio, l’RSPP, così come me e la mia giunta, dall’11 marzo siamo impegnati in una guerra per cercare di mantenere stabili i rapporti sociali ed economici della città di Fossano, quotidianamente lottiamo contro l’incertezza legislativa e ci troviamo troppo spesso a dover interpretare delle normative che lasciano ai sindaci e ai loro dirigenti troppa discrezionalità.

Propongo a chi ha sollecitato il problema di non pensare ai dipendenti comunali che hanno dovuto sacrificare un giorno di ferie per la sanificazione ma di occuparsi di più dei cuneesi disoccupati, di chi fra questi ha perso il lavoro a causa del Coronavirus, di chi a causa della mancanza di celerità del Governo sta attendendo da mesi un bonifico di 600 euro e delle tante fasce deboli e si trova a dover fare sacrifici inaspettati.

Il dizionario Treccani definisce la parola Sindacato come “Associazione di lavoratori” ecco lavoratori cioè tutti coloro che hanno un lavoro quindi sarebbe opportuno chiedere al Governo di far in modo che tutti possano godere a pieno del diritto al lavoro.

Sono certo che i dirigenti e i vertici dell’Amministrazione Comunale di Fossano scambierebbero volentieri un giorno di ferie con chi un lavoro non lo ha e mi auguro che anche i dipendenti siano della stessa idea e capiscano quanto siano fortunati. E se il problema era che anche chi è in smart-working è stato obbligato a prendere ferie ricordiamoci la traduzione di questo termine cioè lavoro agile. Agile cioè capacità di adattarsi in base alle esigenze di sevizio.

In conclusione voglio  lanciare un messaggio ai dipendenti: quando avete un problema alzate il telefono e chiamatemi, assieme tutto si può risolvere senza doversi affidare a chi forse più che ai diritti dei lavoratori pensa ad aumentare il numero di tessere.

IL SINDACO – DARIO TALLONE