“Gli operatori sanitari protagonisti nella lotta al Virus. Ora senso civico e rispetto delle direttive per non vanificare il loro lavoro”

Il commento del Popolo della Famiglia sulla Fase Due

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È iniziata la fase 2, fondamentale per riportare il Paese verso una progressiva normalità“. Queste le parole di Nicola Di Matteo, Coordinatore nazionale del Popolo della Famiglia, che invita gli italiani ad un’ulteriore presa di coscienza individuale, familiare e collettiva.

Tutto il Popolo della Famiglia guarda con favore alle nuove disposizioni in vigore dal 4 maggio. In particolar modo la possibilità di incontro tra parenti, che potrà ridare vigore ai legami familiari così fortemente messi alla prova in questi ultimi due mesi e non solo per le problematiche di salute che il Covid19 ha comportato. Proprio in queste settimane si è capita l’importanza della famiglia, punto di riferimento soprattutto per le categorie più deboli e più provate dalla pandemia: dagli anziani ai bambini, da chi ha perso il lavoro a chi ha dovuto aumentarlo al limite del sopportabile, a cominciare naturalmente dal personale sanitario“.

Il Popolo della Famiglia è riconoscente verso tutti gli operatori della salute – ribadisce Mario Campanella, medico e Dirigente nazionale del partito – perché è soprattutto grazie a loro che si è potuto combattere con efficacia la pandemia. Noi chiediamo con forza che il loro impegno venga riconosciuto non soltanto con frasi di circostanza, ma con fatti concreti ed adeguati riconoscimenti economici. Vorremmo anche che le parole di elogio che sentiamo rivolgere loro in queste settimane non siano dimenticate troppo in fretta, perché a tutti loro è stato chiesto uno sforzo ai limiti dell’impossibile, soprattutto in Piemonte dove la situazione rimane ancora estremamente critica”.

Naturalmente il nostro grazie – conclude il Coordinatore nazionale Di Matteo – viene esteso a tutti coloro che hanno supportato ad ogni livello il personale sanitario. Chiediamo agli italiani di non rendere vani gli sforzi di tutti in queste settimane di lockdown. Cosi come chiediamo con altrettanta chiarezza al Governo una gestione di questa emergenza più chiara, decisa e soprattutto comprensibile, in cui prevalgano più i fatti ed il sostegno concreto a chi è in difficoltà che non le semplici parole di circostanza. Abbiamo già dovuto contare troppe vittime innocenti in queste settimane: da oggi vincere l’epidemia da Coronavirus dipenderà anche dal senso civico e dalla responsabilità sociale di ognuno. Se andrà tutto bene dipenderà soprattutto dal nostro comportamento“.

c.s.