Coronavirus, Narzole: l’Associazione Protezione Civile “Livio Taricco”

Il presidente del sodalizio narzolese è Luigi Pecchenino, che abbiamo raggiunto telefonicamente per farci raccontare il tanto lavoro durante l'emergenza sanitaria in corso

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Alcune delle mascherine distribuite dalla Protezione Civile narzolese, durante l'emergenza Covid-19

L’Associazione Protezione Civile, a Narzole, porta il nome di Livio Taricco: un “eroe del fango”, la sera del 5 novembre 1994 (a soli 39 anni) fu travolto dalla piena del Tanaro dopo aver salvato la vita ad un uomo.

Il presidente del sodalizio narzolese è Luigi Pecchenino, che abbiamo raggiunto telefonicamente per farci raccontare il tanto lavoro durante l’emergenza sanitaria in corso.

Da 16 anni faccio parte della Protezione Civile narzolese, prima nel Gruppo Comunale e adesso nel sodalizio. Per quanto riguarda l’emergenza Coronavirus, stiamo assistendo la popolazione e in primis ci stiamo occupando del trasporto giornaliero di viveri, a chi ne ha necessità.

Siamo un gruppo di 18 volontari, che si dà un bel da fare! Abbiamo distribuito le mascherine, le uova di Pasqua e le colombe. Domenica scorsa, in collaborazione con il parroco don Angelo, casa per casa abbiamo consegnato il bollettino mensile L’Angelo di Narzole. Alcuni di noi fanno parte della Colonna Mobile e hanno contribuito al montaggio delle tende pre-triage di alcuni Pronto Soccorso. Nei prossimi giorni, provvederemo a sanificare la chiesa della frazione di San Nazario e la Parrocchia, l’oratorio e altri locali della città. 

Mi piace essere utile per Narzole, sono orgoglioso di far parte di un gruppo come il nostro! Quei grazie che abbiamo ricevuto dalle finestre e dai balconi, durante le varie consegne di mascherine, valgono più di qualsiasi somma di denaro. Il grazie è inappagabile!“.