Covid-19, dall’Asl Cn2 un supporto per i familiari dei malati ricoverati

Una conferenza stampa indetta dall'Asl Cn2 per illustrare il supporto offerto ai parenti di pazienti Covid. Sono intervenuti Massimo Veglio, Direttore Generale, Elisa Colombi, Responsabile NPI, Gianfranco Cassissa, Direttore Amministrativo e Fulvio Pomero Direttore del reparto di Medicina Interna.

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“Vietate le visite ai parenti ricoverati in ospedale”, un diktat imposto dal buonsenso e dalle autorità sanitarie per contenere l’epidemia da Covid-19 e tutelare la salute pubblica. Così, per quei pazienti segregati all’interno di ambiti ospedalieri appositamente dedicati, lontano dall’affetto dei propri cari, la degenza, già delicata e difficile in ambito clinico, si è aggravata ulteriormente sul versante emotivo. Una situazione altrettanto dura per i familiari dei malati, costretti inermi nelle proprie case, afflitti da un pressante senso di impotenza e privati di un contatto e diretto con loro.

Medici e responsabili dell’Asl Cn2 si sono adoperati per saldare la frattura comunicativa tra il mondo infettivo dei malati ricoverati per Covid e quello non infettivo dei parenti a casa. Come spiega Gianfranco Cassissa, Direttore Amministrativodell’Asl Cn2: “la nostra attenzione si è rivolta ad aspetti che a volte non si tengono in sufficiente considerazione. La relazione, le informazioni e la comunicazione con le persone che hanno un interesse affettivo nei confronti dei propri cari in occasione del ricovero per Covid.

Abbiamo colto la disponibilità espressa da alcune colleghe che hanno dovuto contrarre la propria attività di ambulatorio – ha proseguito Cassissa – Anziché rimanere chiuse nel loro contesto hanno dato la disponibilità a interagire all’interno del comparto medico, agevolando sia la comunicazione tra gli operatori sanitari che quella con i parenti e le persone interessate alla salute dei pazienti ricoverati.

Quattro dottoresse del reparto di Neuropsichiatria infantile di Alba, da un mese a questa parte, hanno avviato un servizio telefonico giornaliero per fornire informazioni ai familiari sullo stato di salute dei propri cari. Un report quotidiano per illustrare l’andamento clinico dei pazienti ma anche un vero e proprio sportello di ascolto dedicato ai parenti dei malati, che spesso vogliono esprimere la propria vicinanza a medici e infermieri.

Questa comunicazione ha più valenze. La prima è di contribuire a dare un supporto ai medici che sono in prima linea, con la gestione della comunicazione in uscita dall’ospedale verso le famiglie. In secondo luogo vogliamo far passare il concetto che l’ospedale e i sanitari ci sono, che prestano attenzione al paziente e ai suoi familiari” ha detto la dottoressa Colombi, Responsabile NPI e ideatrice dell’iniziativa.

L’idea ha riscosso il plauso del direttore generale dell’Asl Cn2 Massimo Veglio: “in questa situazione di emergenza e di ansia, dovuta al sovraccarico di lavoro, siamo riusciti a prestare tutti insieme attenzione anche ad aspetti solo apparentemente collaterali, che rischiavano di essere persi a causa dell’accumulo di cose da fare. Questo è stato possibile perché persone non direttamente coinvolte nell’assistenza ai pazienti hanno dato il loro supporto. Sono professionalità che normalmente non si incontrano e hanno percorsi assistenziali per definizione diversi. Questa è un occasione all’interno di un azienda per creare possibilità di scambio di competenze che possono anche portare a una ulteriore crescita. Anche dall’emergenza si può imparare.”