Una domenica triste nella città di Bra: si è spenta Anna Maria Avanzi

"Per quelli che sono cresciuti e si sono formati all'oratorio di Sant'Antonino di Bra semplicemente Anna, energica, instancabile e tuttofare persona di servizio, cuoca sopraffina, sempre vigile e zelante nelle questioni pratiche e organizzative della parrocchia, assistente discreta e devota del Vicario don Dario Borello, che ha seguito per più di quarant'anni"

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Anna Maria Avanzi

Una domenica triste nella città della Zizzola. Bra è in lutto per la scomparsa di Anna Maria Avanzi, avvenuta nella mattinata odierna. “Il parroco don Giorgio Garrone, insieme a tutta la comunità parrocchiale di Sant’Antonino, la sorella Angela, il fratello Giuseppe, nipoti e pronipoti, rendono grazie al Signore per il lungo e generoso servizio da lei prestato nella casa parrocchiale, nella gioiosa certezza della ricompensa eterna, in cui ella ha creduto e sperato fino all’ultimo giorno” recita il manifesto funebre. La benedizione svolgerà domani (lunedì 23 marzo) alle 15 nel cimitero di Bra e alla sola presenza dei famigliari, data l’emergenza sanitaria in corso. Anna Maria riposerà nella tomba parrocchiale del cimitero cittadino. 

Biagio Conterno, vice-sindaco di Bra, la ricorda così attraverso il proprio profilo Facebook: “Questa mattina presto ci ha lasciato la signorina Anna Avanzi, per quelli che sono cresciuti e si sono formati all’oratorio di Sant’Antonino di Bra semplicemente Anna, energica, instancabile e tuttofare persona di servizio, cuoca sopraffina, sempre vigile e zelante nelle questioni pratiche e organizzative della parrocchia, assistente discreta e devota del Vicario don Dario Borello, che ha seguito per più di quarant’anni. Sono nel mio cuore e nel cuore degli amici della parrocchia i ricordi nitidi di tanti momenti di celebrazioni, feste, incontri ai quali non faceva mai mancare il suo contributo, arguto e ironico, i suoi rimbrotti ai chierichetti che parlottavano durante le messe, ai quali cercava di imporre il silenzio con colpetti di tosse che erano il suo codice comunicativo riconosciuto da tutti, le sue battute nel dialetto veneto che non aveva mai abbandonato. Gli ultimi anni li ha passati tra problemi di salute, affrontati sempre con speranza e fiducia, a volte con spericolata sottovalutazione, e la serena certezza di avere come prospettiva vicina il passaggio all’altro mondo, dove avrebbe incontrato le persone che aveva amato e servito quaggiù.
Addio Anna, donna forte e coraggiosa, dalla fede incrollabile. Grazie per le preghiere che ogni giorno dedicavi a noi, tuoi ragazzi ormai diventati adulti e genitori, per la tua testimonianza di donna e cittadina esemplare, sempre attenta e informata delle questioni politiche della città e dell’Italia. L’epidemia in corso ci priva della possibilità di darti l’ultimo saluto. Ma sappi che pregheremo con te e per te, e siamo certi che tu stai già contemplando la Bellezza, la Verità e l’Amore che hai sempre cercato e di cui da oggi potrai vivere per l’eternità. E siccome hai già incontrato il Vicario digli che non ci siamo mai dimenticati di lui e del suo modo unico di essere sacerdote“.