Covid-19 e solidarietà: la famiglia Gullino regala 30 respiratori polmonari all’ospedale di Saluzzo

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Il signor Massimo Gullino, e la sua famiglia, nei giorni scorsi hanno preso una decisione importante, decidendo di donare, all’ospedale di Saluzzo, ben 30 respiratori polmonari per affrontare l’emergenza Coronavirus.

Abbiamo così sentito telefonicamente il Dott Gullino, che ci ha gentilmente rilasciato una breve intervista.

Cosa ha spinto lei e la sua famiglia a prendere una decisione così importante?

La mia famiglia già in passato si è resa protagonista in altri ambiti, e noi lo facciamo veramente con il cuore senza nessuna pretesa, ci piace solamente vedere poi il frutto di ciò che abbiamo creato tramite una donazione, e visto questo periodo drammatico, abbiamo pensato, con quanto a noi possibile, di intervenire e donare ciò che poteva essere più utile”.

La famiglia donatrice, una volta contattato l’ufficio tecnico dell’Ospedale di Saluzzo, ed avendo reperito la necessità di respiratori polmonari, ha immediatamente contattato una azienda Italiana che fabbrica appunto dei respiratori in grado di fungere da “Terapia Intensiva”.

“Purtroppo però, l’azienda che si trova precisamente a Mirandola, in Emilia Romagna, non vende ai privati, e così mi sono messo in contatto con l’ospedale, più precisamente con il signor Riberi Claudio e il signor Prato Michele,  grazie il loro ausilio, e a quello della dott. Maria Mussetto, tramite modulo di donazione interna, abbiamo effettuato l’ordine, che come tempistiche di consegna ci ha prospettato una settimana“, questo è ciò che la famiglia Gullino ha dovuto compiere per ottenere il risultato sperato.

La donazione è stata volutamente effettuata tramite beni precisi, e non con denaro, poichè era tanta la voglia di vedere con i loro occhi, qualcosa di materiale ed immediatamente utilizzabile all’interno di alcune realtà che risultano attualmente tristi e preoccupanti.

So che ci sono altri privati che vorrebbero donare, tramite materiali, ma purtroppo non hanno contatti, il mio pensiero in questi giorni è proprio stato questo, di fare un ulteriore donazione cercando di rendermi disponibile a fare da tramite tra l’ospedale e questi possibili donatori“.

E’ stato difficile compiere questo atto benefico?

In realtà no, fortunatamente ho trovato un gruppo di persone molto disponibili, sia dall’azienda che dall’ospedale, che mi hanno fatto procedere in maniera piuttosto semplice, ma ciò che è certo, è che bisognerebbe abbattere le barriere burocratiche, perchè ciò che blocca anche la volontà di parecchie persone, è la burocrazia“.

Grande ammirazione quindi per queste persone, e per chiunque abbia in qualsiasi misura apportato un piccolo o grande beneficio a questa triste realtà, che ad oggi, non fa altro che riempire gli animi di tutti di una incredibile tristezza.