Coronavirus, prosegue la didattica a distanza al Baruffi di Ceva

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Dopo una prima settimana sperimentale dove da subito sono state avviate diverse piattaforme di collaborazione tra docenti e studenti, la settimana scorsa è iniziata la formazione a distanza strutturata e i docenti del Baruffi stanno svolgendo regolarmente lezioni virtuali, seguendo l’orario programmato durante l’anno.

Anche il registro elettronico è stato aggiornato con classi parallele virtuali dove i docenti segnano gli argomenti e caricano tutto il materiale didattico che già dal 27 marzo, anticipando le disposizioni ministeriali e su indicazioni della dirigente Mara Ferrero, hanno predisposto per seguire i propri alunni in questo percorso formativo alternativo dove le nuove tecnologie risultano fondamentali.

Ringrazio quanti hanno accolto operativamente da subito l’invito a mettersi in contatto con gli studenti, attraverso modalità smart, consapevole che la scuola italiana ha ancora molto da imparare rispetto alla FAD. In quanto educatori stiamo dando un segnale forte ai nostri studenti, insegnando loro che a volte, nella vita, da una criticità scaturisce un’opportunità – ha comunicato la dirigente – È tempo che i nostri traguardi divengano punti di partenza per nuove sfide, per nuove metodologie e per nuove tecnologie, a supporto del nostro lavoro e della formazione dei nostri ragazzi.”

Ovviamente la dirigente e tutto lo staff auspicano al più presto il ritorno alla dimensione “più umana della scuola, quella che ben conosciamo e che ci ha permesso negli anni di radicare buone prassi e risultati eccellenti”.

Corsi virtuali su google classroom, lezioni strutturate su Padlet, lezioni in diretta su Discord o videoconferenze su Googlemeet: queste sono alcune delle modalità attivate dai docenti, seguiti da un Team digitale strutturato ad hoc per l’emergenza. Le risposte degli studenti sono state positive e stimolanti, come, ad esempio, nel caso del compito assegnato dalla docente di matematica Anna Camperi, proprio sul tema del coronavirus, agli studenti della prima e seconda Liceo Scientifico.
L’obiettivo era riflettere sulle cause del rapido contagio in Italia e sul tasso di mortalità, mettendo a confronto i dati dei positivi e dei decessi nel nostro paese con i dati della Cina.

Ciascun docente procede quotidianamente ad archiviare su drive la descrizione del lavoro svolto, una sorta di “diario di bordo” contenente le diverse attività m anche la registrazione dei dati relativi  alla partecipazione degli studenti e ogni altra riflessione utile anche ai fini della valutazione.

La dirigente ha inviato una lettera aperta agli studenti nella quale ha fatto appello, tra l’altro, al periodo delle fake news: “Vi chiedo innanzitutto di accertarvi da fonti istituzionali della veridicità delle notizie che ricevete, prima di inoltrarle. Questo perché, in un momento di incertezza come quello attuale, una fake genera inquietudine amplificata: proprio ciò di cui non abbiamo bisogno. Sul sito della scuola saranno pubblicate tutte le notizie di interesse comune: questo è un impegno che prendo con l’intero BARUFFI. Le parole d’ordine in questo momento, sono rassicurare e semplificare, in nome del buon senso.

Rassicurare gli studenti, semplificare le procedure della didattica online in modo che le azioni da intraprendere siano intuitive, perché l’obiettivo è che la loro formazione e il loro percorso scolastico non siano interrotti. Dunque stiamo lavorando ogni giorno per migliorare le procedure dei docenti affinché tutti gli interventi siano non solo tempestivi ma anche efficaci“.