A Verduno apre il Covid Hospital, il sindaco Giovannini: “Abbiamo avuto molto da fare dal punto di vista burocratico e interpretativo”

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Marta Giovannini (foto Ideawebtv)

Dopo vent’anni di ritardi e procastinazioni, l’Ospedale di Verduno si candida per diventare un modello di eccellenza nel panorama sanitario italiano. Ieri, il presidente della Regione Alberto Cirio ha comunicato l’intenzione di aprire il nuovo Ospedale per accogliere in cura i pazienti affetti da Coronavirus provenienti da tutto il Piemonte.

Abbiamo intervistato Marta Giovannini, sindaca di Verduno a proposito dell’imminente apertura dell’Ospedale.

Come ha affrontato questa emergenza nelle vesti di sindaco?

In questi giorni abbiamo avuto molto da fare, soprattutto dal punto di vista burocratico e interpretativo. Si è susseguita una serie di decreti con relative norme secondarie con una frequenza quasi giornaliera. Dopo il primo decreto della Presidenza del Consiglio ho emesso un’ordinanza restrittiva con cui ho chiuso le sale comunali, sospeso gli eventi in programma sul territorio e cercato di evitare ogni assembramento. Da quel provvedimento a oggi sono passati più di 15 giorni e – incrociando le dita – non si sono ancora verificati casi di contagio da Coronavirus.”

Ieri sera ha parlato con il nuovo Commmissario Monchiero, cosa vi siete detti?

“Ho voluto complimentarmi con lui, lo conosco da diversi anni e so che è una persona molto competente. Non è ancora entrato nel pieno delle sue funzioni, ma per quello che concerne il suo ruolo avrà dei poteri maggiori rispetto a quelli ordinari e potrà agire in deroga alle normali procedure. Per quanto ci compete a livello comunale daremo il pieno appoggio, dal momento in cui in questa situazione è necessario uno sforzo ulteriore da parte di tutti.”

Dove verranno reperite le figure professionali che opereranno nel nuovo ospedale?

“E’ una questione che compete alla rete ospedaliera regionale. Facilmente non saranno i medici e gli infermieri impiegati oggi negli ospedali di Alba e di Bra a rivestire quei ruoli. Il personale sanitario dovrebbe provenire da altre zone, anche se al momento non ci sono conferme ufficiali.”

Il problema dei collegamenti stradali è sempre stato un tema dolente in relazione all’apertura dell’Ospedale di Verduno.

“I problemi dei collegamenti viari rimangono gli stessi e sono quelli già noti. Però il discorso riguarda l’ospedale in un regime ordinario, come nosocomio condiviso dalla città Alba e da quella di Bra. Questa apertura è del tutto diversa. L’ospedale verrà destinato ai pazienti in quarantena affetti da Coronavirus che non potranno avere alcun contatto esterno. La viabilità interesserà quindi solo i mezzi di soccorso. Vorrei però sottolineare che non sarebbe così remota e peregrina l’idea di intervenire per sistemare la strada provinciale con i fondi regionali. In questo momento i lavori sarebbero più facili perché le strade sono praticamente deserte.”  

Quando aprirà il “Covid Hospital”?

Non vi è ancora nulla di certo. Con la nomina di un commissario la data di apertura è ovviamente molto vicina. Spero che possa essere avviato entro la fine del mese.”