Celebrata a Cavallermaggiore la giornata di riconoscenza al volontariato “Il cuore nel sociale, il sociale nel cuore”

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Da ventidue anni la sezione Avis di Cavallermaggiore promuove la giornata di riconoscenza al volontariato “Il cuore nel sociale, il sociale nel cuore” che si è tenuta ieri, 7 dicembre 2019, presso il Teatro Turcotto. L’evento è diventato, nel tempo, sempre più importante nel panorama di quelli della città.

Accolti dal Presidente dell’Avis di Cavallermaggiore Valentino Piacenza e dal sindaco Davide Sannazzaro oltre che dai vertici dell’associazione, tutti gli ospiti hanno potuto assistere alla consegna dei tre riconoscimenti assegnati tradizionalmente ad un volontario locale, ad un volontario provinciale e ad un’associazione di volontariato del territorio.

«Si tratta di una bella festa che consente ai presenti di identificarsi con i volontari e con i loro valori», ha spiegato inaugurando il pomeriggio Valentino Piacenza. il sindaco, Davide Sannazzaro, ha ricordato le caratteristiche personali e volontaristiche dei due premiati e ha speso alcune parole di ringraziamento per la Caritas cittadina che rappresenta da sempre un valore aggiunto. «Abbiamo collaborato in tante occasioni, anche per mettere in campo alcune borse lavoro», ha detto, «ripetendoci il motivo per cui lo facevamo: soprattutto per responsabilizzare la gente, valorizzarne il lavoro».

Il Consigliere Regionale Maurizio Marello ha portato poi il suo saluto unitamente a quello del Consiglio: «Il territorio del comune di Cavallermaggiore vanta la presenza di due sezioni Avis e questo gli fa molto onore» – ha ricordato il Consigliere – «Nelle nostre comunità che siano piccole o grandi è possibile realizzare qualcosa se vi sono buoni amministratori, come nel caso di Cavallermaggiore, ma va ricordato che essi non possono fare a meno del mondo del volontariato. Senza il volontariato non esisterebbe il senso di comunità che contrasta quello di egoismo, rancore, solitudine, individualismo fotografato pochi giorni fa dal rapporto del Censis secondo il quale gli italiani sarebbero diffidenti, ansiosi, incerti. La comunità si costruisce con la solidarietà soprattutto nei momenti difficili. In un frangente in cui il mondo del volontariato fatica e vi è carenza di volontari vediamo invece molti giovani nelle piazze a combattere per il Pianeta facendosi carico di questo momento difficile: credo che essi offriranno risorse al volontariato del futuro. Pensare ad un premio che riconosca e ringrazi per atti d’amore volontaristici può certamente testimoniare, soprattutto ai ragazzi, che la vita è bella se spesa per gli altri. Ho incontrato poco più di un mese fa i giovani di Cavallermaggiore a cui ho consegnato la Costituzione e ho voluto ricordare che essa può essere messa in pratica anche ad esempio donando sangue, impegnandosi nella Caritas e pensando che la loro vita è piena se cammina con quella degli altri».

Il riconoscimento è andato a Giorgio Groppo, il quale per motivi di salute non ha potuto partecipare ma ha fatto pervenire una lettera di ringraziamento, al Colonnello Beppe Lamberto e alla Caritas della Parrocchia di Cavallermaggiore.

Hanno preso parte alla cerimonia, oltre ai vertici regionali e provinciali, anche il Tesoriere Avis nazionale Giorgio Dulio e il professor Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione CrT.

c.s.