Guarene: Enrico Iviglia e Rotary Club del Roero, una serata tra armonia e solidarietà (FOTO)

Per la rinnovata campagna “End Polio Now”

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La partecipazione attiva ai temi importanti, siano essi su scala locale o planetaria: l’adesione convinta su fronti apparentemente lontani, ma che sanno trovare rima tra loro proprio in mezzo alle nostre colline.

E’ questa la dote che si porta appresso il movimento Rotary: è questo il connubio che sa innescare il Rotary Club Canale-Roero, che in questi mesi sta vivendo una fase del tutto nuova grazie alla perfetta linea di continuità umana, morale e concreta tra il past president Giulio Abbate e il nuovo leader Fabrizio Costa.

A loro, tra le tante azioni di un 2019 scoppiettante, si deve la paternità del nuovo evento che ha raccolto consensi, presenze e sentimenti vivi: giovedì scorso 10 ottobre, nella confraternita dell’Annunziata di Guarene, autentico “gioiello” storico e architettonico che già da solo varrebbe una visita ad hoc, e che è stato teatro di una sorta di doppia serata all’insegna della musica, della cultura, della solidarietà.

Ospiti di buon grado del nuovo sindaco Simone Manzone -presente qui, tra gli altri, con il suo vice Mattia Artusio: in un parterre in cui è comparso altresì il vice primo cittadino albese Emanuele Bolla- i Rotary roerini hanno mostrato ancora una volta come si possa fare del bene donando contenuti veri, di quelli che arrivano dalle esperienze personali, “vite alte” che si mostrano agli altri non per vanto, ma per spirito di condivisione.

Vite come quella di Enrico Iviglia, tenore più che emergente nel panorama melodico nazionale ed europeo, al centro del primo dei “Salotti letterari” promossi proprio in questa nuova annata rotaryana. Intervistato dal direttore della Rivista IDEA dott. Carlo Borsalino, dallo stesso Costa e incalzato dal pubblico, Iviglia si è trovato così nelle quasi-vesti di patrino di una campagna abbracciata in pieno dal Club: e cioé il rilancio di “End Polio Now”, lo stop definitivo alla poliomielite, campagna che è uno dei cavalli di battaglia a livello mondiale per l’intero movimento Rotary.

Nato come “Polio Plus”, questo programma globale di eradicazione della polio compie proprio quest’anno i suoi quarant’anni: ideata all’epoca da Sergio Mulitsch di Palmenberg (un italiano, peraltro, ndr) e capace sino a oggi di contribuire alle campagne vaccinali su tutto il pianeta con la cifra di un miliardo e mezzo di dollari, capaci di garantire il vaccino a oltre due miliardi di bambini. Un’azione mai troppo sbandierata, nonostante le sue proporzioni benefiche colossali: e che ora si trova al chilometro decisivo in occasione e prossimità di quel 24 ottobre che è riconosciuto come giornata mondiale della lotta alla poliomielite stessa.

Quale sarà, in questo frangente, il ruolo del Club roerino? Lo ha spiegato lo stesso presidente Costa: «In questi giorni, e per i prossimi sei mesi, distribuiremo in tutte le farmacie della zona uno speciale salvadanaio recante l’emblema del Rotary Club e le grafiche di “End Polio Now”: sarà dunque una pacata, ma radicata proposta di aiuto a tutto il territorio, con effetti che saranno certamente positivi. Ci poniamo al servizio delle persone, dell’area in cui viviamo, seguendo i princìpi-chiave del Rotary internazionale: e abbiamo fiducia nella nostra gente».

Stimoli forti, dunque: in quella che si preannuncia ancora una volta una corsa contro il tempo: «Se tutti gli sforzi volti all’eradicazione si fermassero oggi, entro 10 anni, la polio potrebbe paralizzare fino a 200.000 bambini ogni anno. Il Rotary ha contribuito a ridurre i casi del 99,9%: diamoci una mano, a fermare definitivamente questo male».

E poi, tra le mura barocche guarenesi, c’è stato così spazio pieno per l’armonia: con Iviglia che, proprio dai suoi quarant’anni, è del resto coetaneo della campagna “End Polio Now”. Azzardando un parallelo, gli impensati percorsi di vita sono stati i medesimi: dal sogno di fare qualcosa di grande partendo dall’innocenza che anima ogni ispirazione, ai traguardi importanti raggiunti tra difficoltà e le le asperità dei destini.

Ma, ogni cosa, vinta e vincibile grazie a un fattore: quello della bellezza da cercare e trovare nei gesti, nelle voci, tra lunghi balzi e piccoli passi che paiono tratteggiati come note di un pentagramma. Mirabile il suo intervento, tra la presentazione del bel libro “Ad alta voce: storia di un ragazzo diventato tenore” e l’alternarsi al pianoforte con brani che appartengono al suo repertorio, in una carriera percorsa tra i teatri di tutto il mondo.

Perché, dove c’è armonia, talento e impegno si fondono magicamente: nella sua voce, in quella del Rotary Club roerino.

Paolo Destefanis