I vigneti delle Langhe devastati dalla grandine: “Ricordiamoci che la natura non può essere forzata” (FOTO)

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni del fotografo albese Bruno Murialdo, con alcuni scatti dei danni provocati dal maltempo alle coltivazioni

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Foto Bruno Murialdo

Una forte grandinata ha colpito i nostri vigneti, la langa  ieri  mattina mostrava tutte le sue ferite, il vento e il ghiaccio hanno straziato i grappoli e le vigne  il giorno prima della vendemmia. Per fortuna una grande parte non ha subito danni, ma sono bastati per far capire la fragilità di un lavoro che il cambiamento climatico sta scombinando e scombinerà negli anni a venire se non ci saranno dei veloci mutamenti nei comportamenti dell’uomo verso la natura.

Il caldo e la forte umidita di questi mesi aveva già moltiplicato le  azioni degli agricoltori per evitare malattie e contagi ,non soltanto nelle vigne , ma in  tutto il mondo agricolo esposto ai cambiamenti e ai disordini climatici.

Il caldo, il freddo  e le sorgenti  diventeranno  uno dei  problemi da affrontare per garantire ancora il cibo per tutti. Le bombe d’acqua che sempre più frequentemente colpiscono queste zone con una violenza senza precedenti, saranno un rischio che potrebbe rendere vano il lavoro per molti produttori se non si troveranno delle soluzioni rapide ed efficaci.

A guardare i grappoli feriti e le vigne abbattute non può che essere amareggiati, non c’è nulla di più drammatico della disfatta  soprattutto quando a provocarla   è la natura  , un avvertimento a  cambiare i nostri comportamenti  indifferenti ed egoistici  verso l’habitat che ci ospita. Facciamo che questi avvisi naturali e violenti servano a non farci scordare che la natura non si può forzare, che ogni gesto verrà restituito tale quale senza indugi, questo è il mondo e il suo naturale equilibrio, il resto sta a noi avvertirlo.

Bruno Murialdo