AMARCORD CUNEO CALCIO – Quella volta che il Toro di un campione del Mondo si inchinò al “Paschiero”

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Simone Barone
In foto, Simone Barone con la maglia del Torino

Seconda tappa del nostro viaggio nella storia recente del Cuneo Calcio, in attesa di ripartire con la Terza Categoria, ed è vera nostalgia.

Nel ventunesimo secolo il calcio “dei grandi” ha fatto capolino più volte nel capoluogo, portato dai giocatori che qui giunsero per diverse ragioni (Togni, Dell’Agnello, Fantini, Santacroce…), ma anche vissuto concretamente, con alcuni momenti che rimarranno iconici.

Uno di questi risale, sicuramente, al 12 agosto 2006, poco più di tredici anni fa. In uno stadio “Paschiero” addobbato per le grandi occasioni si presentava il Torino Calcio di mister De Biasi e di patron Urbano Cairo, carichi come non mai per una stagione di alto livello e che quel giorno sperimentarono, tra gli altri, anche il giovane Vailatti (poi passato da Moretta per vincere una Promozione) alle spalle delle punte.

3500 spettatori nelle tribune gremite accolsero con un tripudio i granata, ricchi di talento e novità, tra le quali spiccavano due nomi nobili: quello di Christian Abbiati, in campo dal 1’, e quello di Simone Barone, guardato quasi con venerazione dal pubblico, perché reduce, 33 giorni prima, dal trionfo nel Mondiale tedesco, del quale molti ricordano soprattutto la sua corsa vana per il gol di Inzaghi contro la Repubblica Ceca.

Chi scrive, ricorda ancora in modo nitido il gol pazzesco di Alessandro Rosina, uomo in più di quella squadra, con un sinistro stupendo, poco prima del 20’, proprio sotto la Matteotti.
Ma è altrettanto chiaro il ricordo dello stupore per quanto accadde successivamente: il Cuneo di mister Fortunato era già una macchina piacevole, capace prima di pareggiare con Cechi e poi addirittura di vincere, ad inizio ripresa, con un gol di Garavelli che certificò l’incapacità di stare a certi livelli del granata Agathè, non a caso poi sparito dai radar.

Vinse il Cuneo, in un tripudio insolito, portando a casa uno scalpo di prestigio che fece da preludio ad una stagione di Serie C2 chiusa al tredicesimo posto, non senza qualche affanno, nell’ultima fase dell’era Arese (a Fortunato subentrarono Bianco e, successivamente, Cavallo). La stella? Andrea Fabbrini, che chiuse a quota 17 reti.

Cuneo-Torino 2-1
Marcatori, primo tempo: 19’ Rosina, 35’ Solari, Secondo Tempo: 7’ Garavelli
Cuneo: (4-4-2) Mandrelli; Glauda, Chrysostome, Chechi, Maddè; Ferrari, Solari, Ruscitti, Didu; Taribello, Icona. All. Fortunato
Torino: (4-4-2) Abbiati (Taibi); Martinelli (Agathé), Franceschini, Cioffi (30’st. Duodou), Balestri ( 30’ st. Ogbonna) ; Lazetic (19’ s.t. Music), Gallo (Vailatti) , Ardito (De Ascentis), Rosina (Ferrarese); Abbruscato, Vailatti (De Sousa). All. De Biasi.