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A Bra si tira dritto mentre Fossano svolta

Fogliato raccoglie il testimone da Bruna Sibille e Tallone batte Cortese. Il centro-sinistra ha perso due dei quattro Comuni andati al voto

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E’ andata come l’esito del pri­mo turno la­sciava presagire, vi­sti i notevoli distacchi fra i primi e i secondi: nei ballottaggi di domenica 9 giugno, a Bra Gianni Fogliato ha sconfitto Annalisa Genta e a Fossano Dario Tallone ha a­vu­to la meglio su Paolo Cortese.
In definitiva, dei quattro Co­mu­ni in cui amministrava, il centro-sinistra ne ha persi due (Alba e Fossano), confermandosi, invece, a Bra e a Saluzzo.
Sotto la Zizzola Fogliato ha vinto ottenendo 7.521 voti (57.09%); nella città degli A­caja Tallone lo ha imitato con 6.012 voti, pari al 54,24%.
Il calo dell’affluenza, come in tutta la penisola e come evidenziato anche nelle tabelle di pag. 28, è stato vistoso. Soltanto il 57,07 dei braidesi si è recato alle urne e sono stati ancora me­no i fossanesi (55,88%).
Questo riduce drasticamente il valore percentuale ottenuto da ogni candidato se si fa il calcolo sull’intero corpo elettorale an­ziché sul numero dei votanti, e questa è una considerazione che ha un valore statistico, ma anche politico e sociale.
A Bra la confermata maggioranza di centro-sinistra guidata da Gianni Fogliato, il quale raccoglie il testimone da Bruna Si­bille, che non è riuscita ad ap­prodare al Consiglio regionale, ma resta in quello comunale, porta in assemblea dieci candidati, in rappresentanza di quattro liste, con il Partito de­mo­cra­tico che si assicura sei seg­gi (Bia­gio Conterno, presidente uscente dell’assemblea e già assessore, 474 preferenze; Mas­simo Borrelli, vicesindaco con Sibille, 386; la stessa Bru­na Sibille, 306; Rai­mondo Te­sta, 160; Marina Isu, 142; Ma­ria Giovanna Milazzo, 128).
Due candidati di “Impegno per Bra” hanno conquistato un seggio di maggioranza: Luciano Messa, con 405 preferenze, e Lu­cilla Ciravegna, 150.
L’assessore alla cultura, Fabio Bailo (310), è stato eletto, es­sendo il più votato della lista “Città per vivere”, così come Francesco Testa di “Bra bene co­mune” (162).
La compagine di centro-destra che ha sostenuto Annalisa Gen­ta, oltre a quello spettante di diritto della candidata sindaco sconfitta, ha ottenuto quattro seggi. Tre sono stati acquisiti dalla Lega (Marco Ellena, 172 preferenze; Giuliana Mossino, 165; Luca Cravero 99).
Non avranno rappresentanti né Forza Italia, né Fratelli d’Italia.
Il quarto consigliere di opposizione è Davide Tripodi (213 preferenze), il candidato più votato della lista “Bra domani”, in virtù dell’apparentamento av­venuto in vista del ballottaggio.
Entra in Consiglio anche il candidato sindaco Sergio Panero, mentre ne resta fuori il M5S che ha proposto Giusi Giambra quale prima cittadina. Nella città degli Acaja il centro-destra vincitore del ballottaggio ha conquistato dieci consiglieri comunali, 8 della lista della Lega (Giorgio Maria Bergesio, 250 preferenze; Simona Giac­car­di, 177; Adriano Testa, 113; Cristian Molineris, 104; Massimo Bruno, 86; Matteo Martina, 72; Rosanna Oliosi, 58; David Paesante, 50), uno di Forza Italia (Giacomo Pel­legrino, 142) e uno sceso in liz­za per “Dario Tallone sindaco di Fossano” (Luca Avena, 33).
Entra in Consiglio comunale il candidato sindaco del centro-sinistra Paolo Cor­te­se, insieme a due esponenti del Pd (Vin­cenzo Paglialonga, 195, e Ro­sita Serra, 151) e a una di
“Fos­sano cresce”, ovvero Fran­cesca Crosetti (146).
L’elenco dei nuovi consiglieri è completato dall’altra candidata sindaco, Cristiana Ballario, presentatasi sostenuta tre liste ci­viche, e dal più votato dei candidati presenti nella lista “Cento lampadine”, ovvero En­zo Brizio (139).
Il MoVimento 5 stelle, la cui a­spirante prima cittadina era I­la­ria Riccardi, invece non ha ottenuto seggi.
Si può dire che a influire sul­l’an­damento delle elezioni co­mu­­nali a Bra e a Fossano sia sta­­ta una situazione speculare.
Mentre sotto la Zizzola si è spac­cato il centro-destra, con Ser­gio Panero che non ha accettato la candidatura a sindaco di An­nalisa Genta, nella Giunta fossanese si è creato un dissidio che ha portato due ex assessori, Cortese e Ballario, a sfidarsi.