Pro Dronero chiude al terzultimo posto in D. Beccacini: “In caso di ripescaggio, ci rafforzeremo”

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Corrado Beccacini (Foto copyright Ideawebtv.it)

Nonostante la retrocessione, conclude con un sorriso la stagione in Serie D la Pro Dronero: i “Draghi” archiviano il campionato al terzultimo posto grazie al 2-0 sul campo della Lavagnese e tenendo vive le possibilità di un possibile ripescaggio. In attesa di conoscere la graduatoria e quante squadre faranno richiesta a livello nazionale, patron Corrado Beccacini commenta questo finale di stagione, ponendo le prime basi per il futuro, che sia in D o in Eccellenza.

E’ davvero grande l’orgoglio della Dirigenza della Pro Dronero e,crediamo di tutti i nostri tifosi, per il modo in cui i nostri ragazzi hanno saputo concludere nel migliore dei modi il campionato dei Draghi nella Quarta Serie Nazionale del calcio italiano. – così il presidente – Le tre vittorie conquistate negli ultimi quattro incontri ci hanno infatti consentito di prevalere attraverso una appassionante rimonta nel confronto diretto con il Borgaro e lo Stresa, conquistando cosi’ quel terzultimo posto fortemente voluto non solo per un motivo di prestigio societario,ma anche per accrescere in modo consistente le possibilità di accoglimento della nostra domanda di ripescaggio certamente rafforzeremo ulteriormente il nostro organico per puntare con un’accresciuta fiducia in noi stessi ad una tranquilla salvezza,o comunque, qualora la nostra domanda non fosse eventualmente accolta,per provare a risalire immediatamente in Serie D.

Per intanto  – conclude Beccacini – siamo davvero contenti di essere riusciti a chiudere il nostro Campionato in un crescendo cosi’ entusiasmante,ed anche di aver conquistato il primo posto tra le 18 formazioni della Serie D per l’utilizzo del giovani calciatori,il premio più bello per avere ancora una volta puntato con convinzione sulla massima valorizzazione possibile delle migliori promesse del nostro Vivaio,che hanno trovato proprio nella Pro l’ambiente ideale per esprimere serenamente tutte le loro grandi potenzialita’. Sempre comunque orgogliosi di essere Draghi“.