REGIONALI -“Chiamparino per il Piemonte del Sì”: parla il candidato Franco Demaria

Vicesindaco di Saluzzo e Assessore al Bilancio e allo Sport (durante il mandato 2014 - 2019), Demaria vanta una lunga esperienza in campo amministrativo, fin dal 1992.

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Abbiamo incontrato Franco Demaria, candidato della lista “Chiamparino per il Piemonte del Sì”, il gruppo civico di cui fa parte l’Assessore Regionale Alberto Valmaggia. Vicesindaco di Saluzzo e Assessore al Bilancio e allo Sport (durante il mandato 2014 – 2019), Demaria vanta una lunga esperienza in campo amministrativo, fin dal 1992.

Quali risultati ha raggiunto nel corso del suo mandato da vicesindaco  di Saluzzo (2014 – 2019)?

“Sono stati cinque anni intensi, che mi hanno richiesto un forte impegno e che mi hanno restituito grandi soddisfazioni. Tra le emozioni più intense metterei il Raduno nord-ovest degli Alpini. Dal punto di vista della gestione economica, posso dire che il bilancio del comune di Saluzzo ha assorbito 6 milioni di minori trasferimenti dallo Stato ed è in un ottimo stato di salute, come certificato dall’ultimo consiglio comunale del 30 aprile scorso. Abbiamo finanziato molti progetti (7 milioni di euro solo per le scuole) e recuperato venti milioni di euro di contributi in quattro anni. Cinque anni importanti per lo sport del Marchesato e tanta collaborazione con le società sportive. Numerose e coinvolgenti iniziative: dal Fitwalking del cuore con i fratelli Damilano, alle cinque mezze Maratone del Marchesato, ai due Campionati Italiani di corsa in montagna. Molti sono oggi i giovani saluzzesi, che crescono bene grazie allo sport. Fondamentali sono poi stati i legami e a volte anche l’amicizia, che sono nati in questo periodo, con molti cittadini saluzzesi”.

Che idea si è fatto dei bisogni e delle necessità della popolazione e del territorio saluzzese? Quali tra questi andrebbero maggiormente rappresentati sul piano regionale?

“La Giunta Chiamparino ha rimesso i conti in ordine, dopo aver ereditato una situazione finanziaria disastrosa. Ora ci sono tutte le premesse per tornare a crescere: è ritornato il treno Saluzzo – Savigliano, sono arrivati nove milioni di euro per gli ospedali, molti progetti sono stati attivati nel sociale, sport, cultura e turismo. Molto rimane da fare, penso soprattutto alla viabilità, alla ridistribuzione dei servizi sanitari, al sostegno alle attività produttive, alla valorizzazione della montagna e della pianura, alla creazione di maggiori posti di lavoro ed opportunità per i giovani. Il lavoro è tanto, ma grazie alla credibilità e alla buona gestione amministrativa messe in campo, il Piemonte può tornare a crescere”.

Perché ha scelto di candidarsi?

“Penso che gli ideali (come dico sempre ai giovani) non devono essere soffocati, ma manifestati con tutti i mezzi che si hanno a disposizione. Questo vale ancora di più oggi che i valori vengono mortificati con proclami e felpe colorate. Ho accettato la proposta di candidatura con entusiasmo, nella speranza di poter trasferire a livello regionale l’esperienza accumulata negli anni, con una particolare attenzione alle politiche per la famiglia, i giovani e gli anziani. Credo in Sergio Chiamparino, uomo serio e capace che, dopo aver reso migliore la città di Torino, come Presidente ha risanato il bilancio regionale ed ha reso il Piemonte una regione attrattiva e nuovamente credibil”.

Ci può indicare tre obiettivi concreti per cui ha deciso di candidarsi?

“Anzitutto, penso all’ambito sanitario e socio assistenziale.  Credo che sia fondamentale continuare a investire in termini di risorse finanziarie, umane e professionali. Con l’apertura dell’ospedale di Verduno e la possibile realizzazione del nuovo Santa Croce-Carle vedremo sempre di più un accentramento delle eccellenze chirurgiche su questi due poli, i restanti servizi dovranno essere distribuiti con equilibrio sui centri di Mondovì, Saluzzo e Savigliano quali indispensabili punti di riferimento per il territorio. L’altro importante settore strategico è quello della viabilità. Esprimo dunque il mio convinto Sì alle grandi opere provinciali e regionali, come l’Asti-Cuneo e la TAV. Su un piano più saluzzese, restano di vitale importanza il completamento della tangenziale di Saluzzo, la sistemazione della Saluzzo-Savigliano e della Saluzzo-Pinerolo. Infine, in una prospettiva futura, una particolare attenzione va rivolta ai progetti europei, come strumenti efficaci per lo sviluppo. La Provincia dovrà acquisire una sempre maggiore vocazione turistica, sia per la sua cultura e la sua storia, sia per le sue bellezze naturali. Ci sono risorse importanti e la Regione deve essere l’anello di congiunzione tra il territorio e l’Europa, al fine di garantire una gestione efficace dei fondi a disposizione”.

cs