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Atletica Mondovì: ottime prove per i monregalesi tra Roma e Milano

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3051 è un numero che Federico Not difficilmente si dimenticherà: è questo infatti il pettorale con cui il portacolori dell’Atletica Mondovì – Acqua S.Bernardo ha corso domenica 7 aprile la Maratona di Roma.

Partenza dai Fori Imperiali ed arrivo al Circo Massimo dopo 42 chilometri di un percorso storico-archeologico unico al mondo e battezzato anche dal Patrocinio corsa a lunghi tratti sotto la pioggia, è stata dominata come di consueto dagli Africani con l’etiope Tebalu Zawude Heyi che ha fatto sua la prova maschile con un velocissimo 2’08”34 (nonostante il tracciato con i tratti di sampietrini resi scivolosi dall’acqua) e dalla connazionale Alemu Megertu che ha concluso tagliando il traguardo del Campidoglio a braccia alzate con il record della manifestazione (2’22”53).

Con la canotta rossa dell’Atletica Mondovì – Acqua S. Bernardo di cui fa parte da gennaio 2019, Federico ha corso – e portato a termine – la sua ottava maratona in carriera chiudendo con il crono di 3h14”53, tempo che lo piazza in 60ª posizione nella categoria MM50.

Una sfida affrontata con determinazione, ma che solo dopo aver attraversato mezza Città Eterna e tagliato il traguardo del Foro Italico, si può dire abbia vinto: “E’ stata una bellissima esperienza, un’emozione indescrivibile correre accanto al Colosseo e a tutti i monumenti che abbiamo sfilato, in mezzo ad una marea di gente che non ha mai smesso di incitare tutti i runners.”

Nel Marathon day italiano, invece, quattro alfieri dell’Atletica Mondovì Acqua S. Bernardo hanno preso parte alla 19ª edizione della Maratona di Milano quest’anno marchiata “Generali”: missione compiuta con il traguardo di Corso Venezia tagliato da tutti.

La gare dei professionisti è stata questione kenyana con Titus Ekiru e Vivian Kiplagat che hanno vinto sia la prova maschile che quella femminile battendo in entrambi i casi il record per una maratona corsa in Italia, favoriti da un percorso pianeggiante, temperature ideali nonostante qualche scroscio di pioggia che non ha però disturbato gli atleti. Ekiru ha corso i 42 chilometri e 195 metri della gara in 2h4’46”, mentre Kiplagat ha impiegato 2h22’25”.

Per i monregalesi, il più veloce è stato ancora una volta Fabrizio Moscarini che ha chiuso la sua fatica in 3h09’36” (627° assoluto e 30° di categoria): un buon test in vista dell’appuntamento clou della sua stagione con l’ Iron Triathlon di Nizza del 30 giugno. Staccato di poco il cebano Andrea “Buba” Borello capace di scendere a 3h11’50” (692° assoluto e 126° di categoria MM35). Buona anche la prova dell’altro cebano Gianluca Guffanti che si migliora di oltre 10 minuti chiudendo in 3h42’08” (601° di categoria MM45) e di Ferdinando Pace che tra gli MM60 giunge 38° in 3h45”16.

Questi i commenti dei protagonisti che ripercorrono così una giornata intensa, ma gratificante: “La giornata è iniziata molto presto con l’apertura degli ingressi all’area di partenza alle 7:00, un giro nel Parco Indro Montanelli, la preparazione e poi l’accesso al Gate di partenza. Dopo circa 1 ora di attesa lo sparo, che toglie tutte le tensioni pre gara. Adesso è ora di correre ognuno al suo ritmo, magari aiutandosi un po’ nei primi chilometri, ma decisi ad arrivare in fondo. Si parte da Porta Venezia, al 10 km il Duomo, più avanti la “City Life”, lo stadio di San Siro, il bellissimo Parco del Portello e per ultimo il Castello Sforzesco. L’emozione di tagliare il traguardo è sempre forte e dopo la finish-line tutta la fatica passa. E’ stata una giornata da incorniciare, condivisa con i compagni dell’Atletica Mondovi Acqua S. Bernardo e gli accompagnatori al seguito.”

c.s.

BaNNER
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