Graduation Day 2019 all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo

Ospiti Roberto Moncalvo, Catia Bastioli e Daniela Pirani

0
1248

Una giornata luminosa e calda ha accolto i neo gastronomi in occasione dell’ottava edizione del Graduation Day dell’UNISG di Pollenzo, venerdì 8 marzo.

Gli ospiti d’onore di quest’anno Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti Piemonte, Daniela Pirani, alumna UNISG e docente di Marketing alla University of Liverpool Management School hanno preso parte al tradizionale corteo che si è diretto dal cortile dell’Agenzia alla parrocchiale di San Vittore, insieme a studenti, docenti, al rettore Andrea Pieroni e il presidente dell’Università Carlo Petrini.

Nella chiesa di Pollenzo si è dunque svolta la cerimonia di proclamazione dei neo dottori, accompagnata dagli interventi degli ospiti, che hanno ricordato il loro percorso di studi e carriera.

I neo gastronomi provenivano da 10 regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Liguria, Alto Adige, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sardegna) e da Austria, Svizzera, Germania, Australia e Sudafrica.

Di essi 31 quelli che hanno concluso il corso triennale in Scienze Gastronomiche e 8 quello di laurea magistrale in Promozione e Gestione del Patrimonio Gastronomico e Turistico.

Il rettore Andrea Pieroni ha aperto la giornata affermando: “Da domani comincia per voi un nuovo percorso che vi proietterà nel mondo dell’azione che sia studio, lavoro o ricerca: diventerete protagonisti del mondo del cibo. Perché il cibo è sempre più al centro del vibrante crocevia della sostenibilità ambientale ed è oggi il solo snodo fondamentale per parlare di questioni irrisolte della salute della terra e di tutti i suoi figli. Il cambiamento che oggi vogliamo si fonda su una liberazione globale collettiva, sulla solidarietà e sull’impegno in prima persona. A Pollenzo parliamo di ragnatele valoriali che sottendono ogni sistema alimentare nel mondo che voglia essere in salute: ma anche di ragnatele relazionali della comunità pollentina. La rete di relazioni si dice sia il vero valore aggiunto di Pollenzo: qui lasciate solo temporaneamente il vostro caravanserraglio, che è legato alla storia delle prime università nate nel mondo arabo. Quando vorrete passare di qui, Pollenzo continuerà ad essere una agorà elettiva. E per questo iniziamo da settembre 2019 con le Giornate dedicate agli alumni, per incontro, scambio e formazione. Pollenzo è una casa che dovete contribuire a far crescere e a migliorare anche da lontano, perché proprio da voi arriveranno le visioni più nuove. Buon viaggio!

Roberto Moncalvo, già presidente Coldiretti Italia e ora presidente Coldiretti Piemonte, ha quindi parlato della sua esperienza di ingegnere diventato imprenditore agricolo: “Oggi sono un contadino biologico, laureato in ingegneria dell’autoveicolo. Ho scelto infatti di fare un esercizio quotidiano di coerenza fra i miei valori e il mio lavoro quotidiano, con 15 ettari di terreno alle porte di Torino, nell’azienda di famiglia. Quando rappresentavo Coldiretti Italia ho capito fino in fondo quale era il lavoro dell’agricoltura italiana. Io ero solo uno di 55 mila ragazzi che hanno scelto di aprire un’azienda agricola: oggi i giovani agricoltori sono quasi 90 mila. Quando ho potuto confrontarmi con agricoltori di altri paesi ho scoperto il valore di associarsi e lavorare insieme per cambiare le cose. Abbiate il coraggio di essere sempre coerenti come persone, quando andate a fare la spesa, quando scegliete se fare o meno la raccolta differenzia, persino quando dovete scegliere l’azienda dove andare a lavorare. Sono cose che già avete imparato qui a Pollenzo: abbiate il coraggio della coerenza, vi accorgerete che è difficilissimo, ma è quello che fa la differenza”.

Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, ha ripercorso il suo percorso di studi e la sua attività: “Oggi occorre cambiare modello di sviluppo e questo cambiamento parte dal nostro modo di vedere le cose. Il vostro percorso di studi è veramente rivoluzionario perché ha una logica sistemica. Credo che oggi si debba creare biodiversità di impresa e capacità di connessione, favorire imprese, iniziative e persone che abbiano lo stesso sentire verso il suolo. Noi dobbiamo dunque invertire la rotta: superare gli egoismi e costruire una visione comune di connessione tra le diverse realtà, grazie a fiducia e saggezza”.

Daniela Pirani, alumna UNISG e docente di Marketing alla University of Liverpool Management School, ha ricordato quanto ci si senta speciale ad essere studenti dell’UNISG di Pollenzo: “Ci sono due superpoteri che l’UNISG ci regala: il primo è che ci insegna la dote della presenza empatica. Il cibo si studia entrando in contatto con le persone e questo richiede apertura ed empatia. Oggi è fondamentale coltivare questa capacità di ascolto. Il secondo superpotere è quello di avere un’idea diversa del fallimento, ossia considerarlo come possibilità di vedere altri scenari. Quando non ci allineiamo e non siamo conformi, si aprono nuovi scenari molto diversi da quello che consideriamo il successo. A Pollenzo abbiamo avuto un racconto diverso dell’idea di successo: nei nostri viaggi abbiamo conosciuto piccoli produttori idealisti, testardi e anticonvenzionali e questo ci mostra che un’altra vita e un’altra strada sono possibili. In questi ultimi 10 anni sono cambiate molte cose: studiare il cibo non è un privilegio, ma uno strumento perché permette di capire cosa cambia nel mondo. A voi ragazzi, come gastronomi si aprono nuovo possibilità. Essere gastronomi è avere una responsabilità e siamo tutti chiamati a partecipare al cambiamento. È importante quello che avete imparato qui per sfidare lo status quo: si può usare il cibo per parlare di genere, di politica, di migrazioni e identità culturali, di cambiamento climatico, di spreco alimentare. Si può utilizzare quel che abbiamo imparato qui per avere diritto all’autodeterminazione e diritto alla felicità. I tempi sono maturi per essere gastronomi non nel privilegio, ma nella responsabilità”.

Infine ha chiuso la cerimonia l’intervento di Carlo Petrini: “A voi che vi siete laureati oggi lascio due sollecitazioni. La prima è che voglio che siate generosi, non solo con il cuore. Aiutate Pollenzo a sostenere le borse di studio per quelli meno fortunati di voi. E voglio lanciare una iniziativa: dal prossimo anno istituiremo un fondo per garantire agli studenti africani laureati di fare impresa nei loro paesi, di tornare a casa e avere la possibilità di lavorare. Non se ne può più di sentire ‘Aiutiamoli a casa loro’ ma nessuno fa niente e parla a vanvera. Promuoviamo le borse per fare impresa nelle zone più difficili, così si perpetua lo spirito di Pollenzo per cambiare l’Africa e non solo. La seconda sollecitazione è quella legata a questo straordinario movimento di giovani ispirato da una adolescente svedese (Greta Thunberg n.d.r). Venerdì 15 marzo prossimo ci sarà questa grande mobilitazione in tutto il mondo, e anche qui da noi a Bra: i giovani scenderanno in piazza per dire alla politica che bisogna fermare la distruzione dell’ambiente. Quindi anche voi sintonizzatevi. Vedrete che la generazione che voi rappresentante può essere quella della speranza e di un futuro migliore. Essere gastronomi vuol dire essere per il cambiamento e per la pace!”.

c.s.