Speciale Carnevale al Teatro Civico di Busca: in scena “YoYo Piederuota”

Uno spettacolo per famiglie molto apprezzato dai bambini, con Arianna Abruzzese e Marco Ferrero

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Domenica 3 febbraio, in occasione della prima sfilata dei carri allegorici della Granda e dintorni, il “64° Carlevè ‘d Busca 1.0 Gran baldoria a la cà ‘d Micon  e Miconetta 2.0”, al Teatro Civico di Busca, la Residenza Teatri Civici “Il teatro fa il suo giro” presenterà, per la stagione “In riva ai monti”, “YoYo Piederuota”, con Arianna Abruzzese e Marco Ferrero, uno spettacolo per famiglie molto apprezzato dai bambini.

Per l’occasione, l’inizio dello spettacolo sarà al termine della sfilata, alle 17.00 (invece che al consueto orario delle 16.30) ed è stata attivata una promozione speciale per i bambini: chi si presenterà a teatro in maschera avrà diritto a un biglietto a metà prezzo (3 € invece di 6 €).

LA TRAMA

E’ la storia di Giovanni e di Giorgia. Ci diverte e ci emoziona. Lui, Giovanni, da tutti chiamato Yo: troppo alto e con due grandi piedi per correre. Lei, Giorgia, da tutti chiamata Yo: troppo orgogliosa e con due grandi ruote per forza.

C’è un cortile asfaltato, c’è un canestro mezzo scassato e un quartiere di una città. C’è una stanza, c’è una lavagna e la scuola di una città. Poi c’è la stanzetta di YoGiorgia con le sue cose e i suoi pensieri. Poi ancora c’è la stanzetta di YoGiovanni, anche lui con tutte le sue cose e tutti i suoi pensieri. A entrambi piacciono le robe che rotolano o saltano: tipo i sassi che ruzzolano giù da una montagna, i canguri coi loro salti, le ruote, un paio di scarpe sportive…una palla. Di qualsiasi genere. E tutto quel che si può trovare per buttarla dentro: cestino a scuola, bidone per strada, un canestro attaccato a un muro.

Prima di incontrarsi erano un po’ più soli.

Yo lui, troppo alto, chi ci arriva a parlargli fin lassù? E poi se ci arrivi non ti parla: un orso. Yo lei, troppo orgogliosa. Anche perché prima non era così, sopra una sedia a rotelle, era come gli altri: normale…YoGiovanni probabilmente vive con i suoi genitori in quella città e in quel quartiere da sempre. YoGiorgia ci è arrivata da poco tempo. Non c’è molto che possa aiutarli a farli diventare amici, se non quella palla che si butta dentro un canestro e poco altro. Ma a volte, si sa, basta poco per fare accadere tanto.

Il progetto YoYo piederuota, nasce dal desiderio di raccontare la disabilità che incontra l’abilitàin questo caso abilità intesa sia nell’accezione di normodotati sia nella capacità di rendere abile equindi speciale un corpo nel compimento di un atto fisico performativo come potrebbe essere inquesto caso uno sport: il basket. Il tutto attraverso gli sguardi, gli incontri e gli scontri di quelli chepossiamo definire due bambini, ma anche un po’ animaletti, per come, anche attraverso il puroistinto, mettono attenzione all’uso e alla scoperta del corpo: sia corpo libero da impedimenti checorpo impedito nella libertà delle azioni. E’ la scoperta e l’accettazione di se stessi e conseguentemente dell’altro. Di tutti gli altri. Sarà probabilmente una strada faticosa e piena di difficoltà e che durerà tutta una vita. YoGiorgia e YoGiovanni ci stanno provando. Intanto crescono.

Lo spettacolo desidera innanzitutto andare alla ricerca di una leggerezza che riteniamo fondamentale per raccontare una storia come questa. I sorrisi e le risate dei bambini che assisteranno allo spettacolo sono uno degli obiettivi che ci siamo posti, così come la possibilità di emozionarli su aspetti che sentiamo sensibili in loro, come la competizione, l’amicizia tra maschiofemmina, il bisogno di omologazione piuttosto che la diversità come risorsa. Ma innanzitutto racconteremo una storia: che è ciò che i bambini non si stancano mai di vedere e ascoltare.

YoYo Piederuota” con Arianna Abbruzzese e Marco Ferrero, di Bàbuin, Aicardi, Cischino, Ferrero; luci e voce fuori campo Nicola Rosboch; scene Marco Ferrero; collaborazione Renato Cavallero;consulenza coreografica Marilena Goria; aiuto regia e suoni Valentina Aicardi; ideazione e regia Maurizio Bàbuin; produzione Santibriganti Teatro, con il sostegno della Città di Settimo Torinese / Fondazione ECM, con la collaborazione di Fondazione Paideia, HB Torino Uicep Minibasket / Associazione Sport Disabili, Associazione Ballo Anch’Io, …a Italo.

Primo posto giuria 100 ragazzi Festival Internazionale I Teatri del Mondo 2015.

Menzione speciale giuria esperti Festival del Teatro Ragazzi Padova 2012.

Terzo posto tra gli spettacoli più votati dai bambini Festival del Teatro Ragazzi Padova 2012.

Menzione speciale giuria adulti Giocateatro Torino 2012.

Menzione speciale giuria bambini Giocateatro Torino 2012.

Santibriganti Teatro

Progetto “Piccola Trilogia degli Altri Bambini”