Soppressa la linea autobus fra Cuneo e Mondovì: “Decisione gravissima”

Il sindaco, l’assessore ai Trasporti e l’assessore all’Istruzione della Città di Mondovì hanno immediatamente scritto una lettera all’Agenzia per la Mobilità Piemontese

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«Una decisione gravissima». Così, il sindaco della Città di Mondovì, Paolo Adriano, l’assessore ai Trasporti, Erika Chiecchio, e l’assessore all’Istruzione, Luca Robaldo, definiscono la scelta di sopprimere il collegamento diretto tramite bus fra le città di Cuneo e Mondovì. Una scelta assunta in via sperimentale, ma che a febbraio diverrà definitiva, e che rappresenta – spiegano – «l’ennesimo episodio di una politica che vuole privare il nostro territorio di servizi essenziali, utili sia ai cittadini sia all’utenza scolastica».

Per questa ragione, il sindaco, l’assessore ai Trasporti e l’assessore all’Istruzione della Città di Mondovì hanno immediatamente scritto una lettera all’Agenzia per la Mobilità Piemontese, lamentando di aver appreso la notizia dai giornali locali ed esprimendo la più netta contrarietà a questa misura:

«Tale decisione – si legge nel testo della lettera – risulta ancor più grave perché assunta e comunicata nel periodo di iscrizione degli alunni agli Istituti scolastici.
Riteniamo superfluo evidenziare quali e quanti problemi la nostra città stia affrontando per mantenere alto e qualificato il livello di Istruzione superiore da sempre presente sul territorio. È essenziale, però, che i trasporti rispondano alle esigenze delle famiglie.

La decisione dell’Agenzia, invece, costringe il nostro territorio ed i suoi cittadini ad una “battaglia” per la sopravvivenza che non ha alcun senso, mettendo in concorrenza l’offerta formativa di due città che stanno collaborando sotto ogni punto di vista.
Esprimiamo, pertanto, la più netta contrarietà rispetto a questa misura e chiediamo che essa sia rivista, consentendo un collegamento diretto con Mondovì così come è stato finora.
Nei prossimi giorni sarà nostra cura sollecitare una presa di posizione da parte della Provincia di Cuneo, degli Istituti scolastici interessati e dei cittadini al fine di evidenziare il grave danno che arrecherebbe al nostro territorio, se venisse confermata, una tale decisione».