Niang e gli altri figli dell’Africa: “Pro Dronero, che bello tornare, ma ora salviamoci!”

L'autore del pari: "Ringrazio Maisa, lui e la sua famiglia fondamentali per me"

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Parla africano la voglia di salvezza della Pro Dronero nel girone A di Serie D.

O almeno così è stato ieri, con Antonio Caridi che ha schierato per il recupero con la Lavagnese un tridente inedito: dentro dal 1′ Atou Niang, Abdoulaye Sall (entrambi originari del Senegal) e Salif Sangare (Costa d’Avorio).

Due giovani sorprese (1998 e 2000) ed una piacevole riscoperta, che sarà importantissima nella corsa alla permanenza in categoria dei “Draghi”.

A segnare è stato l’ex Bra, con un’esultanza liberatoria culminata nell’abbraccio liberatorio al Ds Mauro Maisa, una sorta di padre adottivo.

“Ero emozionato, perchè era la prima da titolare dopo tanto tempo – ci spiega l’attaccante – E’ stato bello, anche se in campo abbiamo sofferto. Ho anche trovato il gol, quindi, non posso chiedere di più, ma penso di aver fatto una buona gara, rigore a parte”.

Poi, una dedica speciale: “Ringrazio Maisa, persona straordinaria. Lui e la sua famiglia sono stati fondamentali per me, in questi mesi difficilissimi. Ora ho voglia di ripagare il loro affetto sul campo. Con Sall e Sangare? Mi sono trovato bene sicuramente, anche se servono tempo e lavoro insieme per trovare il giusto feeling”.