Acqua inquinata dall’Acquedotto San Bartolomeo di Chiusa Pesio: divieto di potabilità

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Dopo il prelievo di un campione di acqua risultato inquinato dalla rete idrica riconducibile all’Acquedotto San Bartolomeo, il sindaco di Chiusa Pesio ha emesso un ordinanza di divieto di potabilità dell’acqua, se non previa bollitura, fino a successiva comunicazione. 

Ecco nel dettaglio l’ordinanza: IL SINDACO
VISTA E RICHIAMATA la nota dell’ASL CN 1 – Dipartimento di Prevenzione – SIAN – pervenuta in data 28/11/2018 (prot. n. 9102) con la quale viene proposto al Sindaco “per la popolazione servita dalla rete idrica corrispondente al punto di prelievo risultato inquinato, l’immediata emissione di Ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua in esame per scopi potabili se non previo intervento di bollitura a scopo cautelativo, e divulgazione della stessa nei modi di legge relativamente all’acquedotto cod. 60R0027”;

PRECISATO che la proposta di cui sopra prende le mosse dalla circostanza che “ancorché non si sia riscontrata la presenza di microrganismi patogeni, si è altresì rilevata una carica microbica totale troppo elevata per essere considerata accidentale” relativamente ai campioni di acqua prelevati alla Fontana Pubblica Monumento Caduti – Fraz. San Bartolomeo;

PREMESSO che:

  • con deliberazione del Consiglio comunale n. 29 in data 30.11.2006 era stata affidata alla società A.C.D.A. s.p.a. la gestione del servizio idrico integrato del Comune di Chiusa di Pesio;
  • con deliberazione del Consiglio comunale n. 30 in data 30.11.2006 era stata approvata la bozza di accordo per la gestione del servizio idrico integrato del Comune di Chiusa di Pesio da parte di ACDA s.p.a. con decorrenza dal 1^ gennaio 2007;
  • l’Autorità Territoriale Ottimale n. 4 Cuneese con contratto di servizio in data 04/04/2008 ha assegnato alla società A.C.D.A. la gestione del Servizio Idrico integrato nel Comune di Chiusa di Pesio;

VISTO il Decreto legislativo N. 267/2000 con particolare riferimento all’articolo 50, a norma del quale “in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale”;
RITENUTO, pertantonecessario:

  • Ordinare la non potabilità dell’acqua proveniente dall’acquedotto cod. 60R0027 della fraz. San Bartolomeo limitando l’uso dell’acqua erogata dall’acquedotto stesso per scopi potabili solo previa bollitura a scopo cautelativo;
  • Ordinare all’ACDA l’adozione di ogni utile provvedimento finalizzato a rendere l’acqua dell’acquedotto conforme agli indici di legge nel rispetto anche di quanto richiesto dall’A.T.O. con comunicazione del 28/11/2018;

RILEVATO che tecnici dell’ACDA sono prontamente intervenuti e stanno già operando per rendere nuovamente potabile l’acqua dell’acquedotto in oggetto;
Tutto quanto sopra premesso
ORDINA

  • La non potabilità dell’acqua proveniente dall’acquedotto della fraz. “San Bartolomeo” limitando l’uso dell’acqua erogata dall’acquedotto stesso per scopi potabili solo previa bollitura a scopo cautelativo;
  • Alla Società A.C.D.A., concessionaria del servizio, l’adozione di ogni utile provvedimento per rendere nuovamente potabile l’acqua dell’acquedotto in oggetto;
  • La presente ordinanza dovrà essere affissa in luoghi pubblici in fraz. San Bartolomeo, presso le pubbliche fontanelle.

PRECISA

  • Che la presente Ordinanza limita la potabilità dell’acqua, con le precisazioni di cui sopra, esclusivamente nel territorio della fraz. San Bartolomeo e che qualunque precisazione ulteriore potrà essere richiesta all’Ufficio Tecnico;
  • Che la presente ordinanza spiega efficacia fino all’adozione di espresso provvedimento di revoca.

DISPONE
DI TRASMETTERE la presente ordinanza alla Società “A.C.D.A.”, all’Asl CN. 1 E ALL’Ente di Governo d’Ambito n. 4 Cuneese per i Servizi Idrici, alla locale Stazione dei Carabinieri, al Servizio Tecnico comunale, al Comando di Polizia locale, all’ARPA, alla Prefettura/UTG di Cuneo;
DI CONFERIRE alla presente Ordinanza adeguata pubblicità mediante la pubblicazione all’albo pretorio on line, la pubblicazione sul sito internet istituzionale (www.comune.chiusadipesio.cn.it), l’affissione nei luoghi pubblici interessati dalla presente e presso tutte le fontanelle;

INFORMA CHE

  • Ai sensi dell’articolo 3, comma 4 della Legge N. 241/1990 che, contro il presente provvedimento, può essere presentato ricorso al Tar Piemonte o, alternativamente, al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla pubblicazione all’albo pretorio comunale.
  • In attuazione dei principi contenuti nella legge 7.8.1990 N. 241, l’ufficio che ha curato
    l’istruttoria e presso il quale è possibile prendere visione degli atti è l’Ufficio – Segretario Comunale o il Servizio Tecnico.