Legge regionale per fermare il consumo del suolo: tre incontri di Monviso in Movimento

Gli appuntamenti sono in programma a Saluzzo, Mondovì e Cuneo: a presentare le nuove norme l'assessore regionale Alberto Valmaggia

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L’associazione Monviso in Movimento organizza tre importanti incontri sul territorio della provincia per illustrare i contenuti della Legge regionale 16/2018 “Misure per il riuso, la riqualificazione dell’edificato e la rigenerazione urbana” approvata, a larga maggioranza, dal Consiglio di Palazzo Lascaris a fine settembre.

A presentare le nuove norme saranno l’assessore piemontese all’Urbanistica, Alberto Valmaggia, e gli architetti Giacomo Doglio e Fabio Gallo. Gli amministratori locali, i tecnici comunali, i professionisti del settore e i cittadini potranno confrontarsi sul testo adottato e porre domande sulla sua attuazione. Le iniziative si svolgeranno venerdì 16 novembre, alle 20.45, a Saluzzo, nella Sala degli Specchi dell’ex Caserma Musso; lunedì 19 novembre, alle 20.45, a Mondovì, nella sala Scimè di corso Statuto, serata allestita in collaborazione con Mondovì in Movimento e la presenza dell’avvocato Piero Golinelli specializzato nel diritto urbanistico ed amministrativo; giovedì 22 novembre, alle 18, a Cuneo, nella Sala Falco del Centro Incontri della Provincia in corso Dante.

La Legge è frutto di un impegnativo percorso tecnico portato avanti nell’ultimo anno dall’Assessorato di Valmaggia con il Tavolo dell’Edilizia composto dalla Rete delle professioni tecniche, Confindustria, Associazione Nazionale Costruttori Edili, Istituto Nazionale di Urbanistica e dai rappresentanti di Comuni e Province. Percorso che si è sviluppato parallelamente al lavoro politico nella Commissione regionale competente. Permettendo, in questo modo, di scrivere un testo condiviso, concreto e molto innovativo. Il tutto riassunto nel primo articolo della nuova norma: “La promozione della bellezza, intesa come qualità urbanistica, del paesaggio, urbana e del costruito, è uno dei principi ispiratori delle politiche regionali e territoriali”.

“Nel provvedimento – sottolinea l’assessore Valmaggia – sono stati messi insieme i contenuti del Piano Casa, la Legge sui sottotetti e quella sugli edifici rurali, facendoli uscire da un percorso di deroghe e a compartimenti stagni per dare loro una forma strutturale e organica nell’ottica di favorire, il riuso, la riqualificazione e la rigenerazione urbana degli immobili esistenti. Una risposta vera e concreta al consumo di suolo”.

Alcuni obiettivi? “L’ottica è di semplificazione dell’iter burocratico e di ampliamento dei beneficiari e delle destinazioni. E’ importante che si recuperi e si riqualifichi l’enorme patrimonio immobiliare esistente costruito dagli Anni Cinquanta, in parte anche inutilizzato e, comunque, non più adeguato a livello energetico e funzionale. Vorremmo rigenerare le molte periferie delle nostre città dando, nel contempo, un nuovo slancio al settore dell’edilizia dopo le pesante crisi degli anni passati”.

Ci sono, inoltre, degli elementi di innovazione? “Tra i più significativi la demolizione selettiva, la riduzione delle superfici impermeabilizzate, la possibilità di spostare la cubatura con lo strumento della perequazione, la decostruzione di immobili presenti in aree agricole favorendo la rilocalizzazione di una parte del demolito nel tessuto edilizio urbano. In modo da riqualificare dal punto di vista ambientale e paesaggistico i territori periferici e ridurre la dispersione dell’edificato”.

In conclusione? “Nei quasi dieci anni in cui la Legge regionale 20 del 2009 è stata in vigore chi ha voluto usufruire degli incentivi in deroga del Piano Casa lo ha fatto. Adesso ci sono a disposizione nuovi strumenti organici di portata comunale o sovra-comunale capaci di valorizzare il patrimonio immobiliare esistente e quello ambientale circostante”.