SPECIALE ECCELLENZA 18/19 – L’Olmo delle conferme per (ri)fare la storia

Qualche giovane in più e la conferma degli esperti per Magliano

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Dal Saluzzo all’Olmo, restando sempre in zona playoff, se si considera la passata stagione. Sono proprio gli uomini di Michele Magliano, avversari dei granata nel primo turno di Coppa Eccellenza, la terza squadra cuneese che andremo ad analizzare in vista del campionato 2018/19.

Che cosa lascia l’estate

I tre mesi di grande caldo hanno lasciato in quel di “Piccapietra” piacevoli sensazioni, dopo che a giugno più voci si erano rincorse sul possibile ridimensionamento delle ambizioni, con una drastica riduzione del salary cap.

La forza dei grigiorossi, invece, è stata quella di tenere tutti i punti di forza del gruppo che chiuso lo scorso campionato al quarto posto. I veri “acquisti” sono stati, insomma, i vari Campana, Pernice, Capitao, Andrea e Giacomo Dalmasso.

Lì si è costruita la possibilità di vivere un’altra stagione importante, con la solita imprescindibile guida tecnica di Michele Magliano, uno dei migliori della categoria, in grado di riportare a Madonna dell’Olmo in soli dieci mesi quel bel calcio che da qualche tempo non si vedeva, facendo sognare una piazza intera.

La formazione tipo

I giovani, sì, tanti, forse più che mai. Solo su di loro si è fondato un mercato vissuto all’ombra dei grandi colpi delle altre piazze. Eppure qualche nome è arrivato, anche se la vera scommessa sarà dietro, dove il riadattato Nicolino dovrà essere in grado, in coppia con Giordanengo, di reggere l’urto rappresentato dalla partenza di Mosè Pepino.

Lo scorso anno toccò a Sciatti, altra colonna storica. Insomma, da queste parti si è abituati ai saluti pesanti. In campo, varato il 4-3-3, che parte con l’eterno quarantenne Emiliano Campana tra i pali, dimostratosi subito imprescindibile con i due rigori parati a Caldarola in Coppa.

Dietro, da sinistra i gol facili di Pernice, quindi Giordanengo, Nicolino ed il giovane Bernardi. Nel mezzo, Capitao e Magnaldi faranno da bodyguard del giovane Biondi, chiamato al salto di maturità in quella che potrebbe essere la sua stagione della consacrazione.

Davanti i soliti noti Jack ed Andrea Dalmasso, affiancati dal 2000 Cavallo, ex Cuneo, che nel precampionato ha fatto faville, candidandosi al ruolo di grande sorpresa in quest’annata.

La stella

Andiamo controcorrente, scegliendone uno meno appariscente. Indispensabili le sterzate di Jack Dalmasso, fondamentali gli inserimenti di Capitao, di grande peso i gol di Pernice, ma chi oggi può permettersi un portiere che a fine anno garantisce alla squadra i classici “punti in più”?

Ecco perché diciamo Emiliano Campana, ragazzotto di quarant’anni sempre pronto a mettersi in gioco ed a stupire. Non sarà più plastico come un tempo, ma le sue parate fanno la differenza, eccome, in un campionato che sempre più spesso mette in vetrina giovani in rampa di lancio proprio tra i pali, così da “usare” uno dei posti riservati ai fuori quota.

Non è così? Chiedere, per credere, al povero Caldarola…