Fossano: in Borgo Vecchio, dal 7 al 30 settembre, espone Barbara Villosio

0
1033

Dal 7 al 30 settembre, presso la Chiesa di San Giovanni in Borgo Vecchio a Fossano, mostra di Barbara Villosio. Inaugurazione venerdì 7 settembre, ore 21:00.

La donna e l’artista
Un gradito ritorno a San Giovanni per un’artista particolarmente interessante, che possiamo a tutti gli effetti ormai considerare fossanese, Barbara Villosio.
Si era qui presentata nel 2006 insieme a Claudio Bonanno, noto fotografo fossanese, con una mostra dal titolo “Terra bruciata”, per poi tornare lo scorso anno nella collettiva dedicata al tema della “Misericordia”.
La sua pittura, che possiamo definire astratta o informale, prende spunto principalmente dalla natura, dal paesaggio, coinvolgendo gli aspetti più intimi e profondi dell’animo umano.
Ama soprattutto esprimersi con monocromaticità, che a mio avviso gli deriva dalla professione parallela esercitata di fotografa. Sappiamo infatti come ancora oggi, nonostante l’avanzata tecnologia digitale del colore, la fotografia in bianco e nero rappresenti un punto di arrivo per ogni professionista e possa essere considerata, a tutti gli effetti, opera d’arte, proprio per quel  distaccarsi dall’immagine “colorata” della realtà.
Solo così, dove tutto è gradazione di grigio, si percepiscono a pieno i chiaroscuri, i mezzi toni, i contorni delle cose, la tridimensionalità.
Con queste opere monocromatiche Barbara riesce ad esprimere al meglio le sue emozioni consegnandoci sensazioni di pura armonia, ma connotate anche da lieve malinconia e tepore. Composizioni corpose e materiche che a volte si trasformano in piani di delicate velature acquerellate e fragili colature su basi craclè.

Segni duri e precisi accompagnati da accenni di larghe pennellate che lasciano intravedere all’interno altri fondali e sfumature.

In molte opere compare la figura umana, dagli evidenti primi piani, volutamente segnati dalla sofferenza, a profili secondari, sottoposti ad arte e identificabili soltanto in seconda e attenta lettura. Una fusione perfetta, e oltremodo originale, tra astratto e un figurativo apparentemente celato.
Un invito, quindi, a visitare la mostra per cogliere di persona sensazioni uniche che giungono dal profondo di questa giovane, ma grande personalità artistica.

Claudio Mana