Sampeyre: ottima partecipazione per l’incontro “Una montagna di opportunità”

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La tavola rotonda organizzata dall’Associazione Monviso in Movimento all’Hotel Torinetto di Sampeyre, in Valle Varaita, ha incassato un buon successo. Introdotta dal vicesindaco di Sampeyre, Roberto Dadone, e moderata dal giornalista, Giampaolo Testa, presenti un centinaio di amministratori locali e di cittadini, ha visto l’assessore regionale, Alberto Valmaggia, e la consigliera provinciale e vicepresidente dell’Unione Montana, Milva Rinaudo, confrontarsi sull’importante tema “Una montagna di opportunità”.

Si è parlato della situazione riguardante l’agricoltura, i trasporti, il turismo, le foreste, la banda larga e i fondi europei nelle terre alte della zona. I concetti emersi durante il dibattito si possono riassumere nella sintesi ribadita più volte: “Opportunità ce ne sono state tante e continueranno ad esserci se si presterà la necessaria attenzione a coglierle. Però, per il bene della Valle, bisogna lavorare insieme come facevano gli amministratori degli Anni Sessanta e Settanta: cioè superando i personalismi e la visione campanilistica del territorio”.

 

L’assessore Valmaggia, in una puntuale relazione, corredata di slide, ha illustrato gli interventi portati avanti dalla Giunta Chiamparino, ricordando l’enorme lavoro effettuato sul fronte del Bilancio con la riduzione del 20% del debito durante il mandato. Ma ha anche parlato della Legge, da lui fortemente voluta, sull’Associazionismo fondiario. “Nei Comuni della Valle Varaita – ha detto – ci sono 1.700.000 particelle catastali. Tante. Dobbiamo promuovere il provvedimento, che consente l’uso dei terreni non coltivati senza perderne la proprietà. Le esperienze già attive stanno dimostrando di essere un bel segnale per far tornare i giovani agricoltori in montagna”.
Poi, ha ricordato il grande impegno economico della Regione, insieme a “Cuneo Neve, per finanziare gli impianti sciistici della “Granda”. In totale 15 milioni di euro, ponendo molta attenzione alle microstazioni che intendono diventare sempre più accoglienti per le famiglie. Soddisfazione per i contributi ricevuti è stata espressa da Nicola Dadone, in rappresentanza della Confindustria provinciale.
Anche i parchi hanno avuto un focus durante la serata: in particolare quello del Monviso. “Partito con qualche polemica – ha affermato Valmaggia – sta dimostrando di avere delle potenzialità straordinarie: nel 2017 ha visto la presenza di oltre 40 mila escursionisti. Quattro anni fa nessuno voleva sentirne parlare, adesso abbiamo i Comuni che chiedono di entrare a far parte di un territorio dalle importanti capacità di promozione”.
Sulla banda larga è stato anticipato che, dopo un lungo iter, i lavori dovrebbero partire entro fine settembre a Sampeyre e Brossasco. Seguiranno le opere negli altri Comuni, per un investimento complessivo di oltre 4 milioni di euro. Numeri interessanti sono anche usciti sul Programma di Sviluppo Rurale nel settore montagna, con l’attivazione di più del 70% delle risorse disponibili nel settennato 2014-2020.

 

Sul turismo in Valle si sono succeduti numerosi interventi. Il sindaco di Casteldelfino, Alberto Anello, ha evidenziato la necessità di “valorizzare un territorio che, per storia, cultura e ambiente, non ha nulla da invidiare al Trentino”.
Milva Rinaudo ha sottolineato il lavoro costruito negli anni capace di portare risultati concreti. “Agendo insieme – ha dichiarato – si possono anche risolvere problemi sovracomunali come l’apertura del colle dell’Agnello e i quasi 300 mila euro di fondi europei per la messa in sicurezza della strada che conduce ai suoi 2.700 metri di quota, la manutenzione del colle di Sampeyre, il progetto di un corso di formazione per qualificare gli operatori dell’accoglienza turistica dedicata soprattutto alle famiglie”.

 

E poi ha aggiunto: “Ma servono una nuova cultura e una nuova mentalità per superare i contrasti e organizzare i servizi condivisi nei Comuni, come l’Ufficio turistico di Valle”.
Infine, Valmaggia si è soffermato sulle prossime opportunità e i bandi la cui uscita è prevista a breve. “Perché – ha concluso – vogliamo che si torni a vivere in montagna. E alcuni segnali positivi in questa direzione già li abbiamo potuti cogliere”.