Ciclismo: Mostaccioli e Bonato festeggiano al 4° Memorial Dante Re

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Nella bella cornice degli impianti sportivi di Campiglione Fenile vi era sabato 23 giugno il ritrovo di quella che si avvia ad essere, per la varietà del percorso, una classica del ciclismo amatoriale piemontese.

Non ultimo il fatto che essa si sia disputata, come negli anni scorsi, in concomitanza della festa patronale di San Giovanni Battista, ha fatto sì che molti curiosi accorressero in prossimità dell’arrivo, posto in centro al paese, rendendo così l’atmosfera ulteriormente festosa e appagante per i corridori.
Poco più di settanta i chilometri di un percorso dall’altimetria non certo problematica, ma comunque impegnativo per via di una lunga “risalita” verso Campiglione Fenile, su falsopiani all’uno, due per cento, come di una velocissima “discesa” in direzione di Cavour, inframmezzata da curve e contro curve a raggio ridotto.
Due le partenze, come di consueto.
I primi ardimentosi, appartenenti al primo “via”, a lanciarsi all’attacco sono stati Mostaccioli (Arredamenti Berutti) e Pera (Pedala Sport), rimasti in avanscoperta per quasi un giro. Il duo di testa era riassorbito dal gruppo grazie alle tirate del forte cronoman Davi (Team Bike Pancalieri).

 

Il primo dei due traguardi volanti, offerto dal Team Santysiak, vedeva transitare, nell’ordine, Mostaccioli e Bruno che si ripetevano identicamente anche nel secondo, generosamente offerto dagli Amici di Dante Re.
Un secondo giro era percorso a gruppo compatto mentre al terzo si scatenava la bagarre che vedeva, nuovamente, lanciarsi in avanscoperta l’ostinato Mostaccioli, prontamente seguito da Bruno (Team Poirinese) e da D’Apollo (Atelier della Bici). Il terzetto si frantumava sotto la potente azione di Mostaccioli che si presentava così solitario all’arrivo lasciando i compagni di fuga a disputarsi la volata per la piazza d’onore, conseguita da Bruno. Nelle immediate retrovie i corridori del Team Bike Pancalieri tenevano le redini del gruppo, ma pur tuttavia, dopo una serie di scaramucce, Boccardo (Team Poirinese) riusciva ad avvantaggiarsi nell’ultimo chilometro e così facendo conquistava il quarto posto con un centinaio di metri su un gruppetto lanciatosi al suo inseguimento. Gruppetto che era regolato in volata da Pera (Pedala Sport) su Caporali (Atelier della Bici), Sosnovchenko (Progetto Ciclismo Santena), e Lenza (Ciadit Cicli Sumin) a seguire gli altri.

 

Nella seconda partenza assistevamo pressappoco a quanto accaduto nella prima: abbassata la bandierina che sanciva l’inizio ufficiale della competizione, partiva deciso Donati (Team Santysiak) seguito da Perucca (Team Bike Pancalieri). Ben protetti dai compagni di squadra, che rintuzzavano ogni tentativo di chi cercasse di raggiungerli, prendevano un discreto vantaggio sul gruppo; vantaggio che veniva annullato sotto la spinta di coloro che si erano gettati al loro inseguimento. Una volta ripreso il duo di testa altre schermaglie determinavano un nuovo frazionamento del gruppo. Si selezionava perciò un drappello di sei fuggitivi, tirato da Cappellino (Team Bike Pancalieri), Perucca (idem), Bonato (Team Santysiak), Olivero (idem), Dell’Atti (Terre della Granda), Ragazzini (Ciadit Cicli Sumin) che filavano di comune accordo per un paio di tornate.

 

La concordia s’interrompeva dopo il secondo dei due traguardi volanti (il primo era appannaggio di Cappellino sul compagno Perucca), ove il gruppetto perdeva un’unità, Perucca, il quale, dopo aver vinto il secondo TV su Bonato, si rialzava perdendo contatto dai cinque di testa.
A un giro dalla conclusione, poco prima di rientrare in Campiglione, Bonato attaccava seguito lestamente da Ragazzini, mentre il compagno del primo, Olivero, rimaneva passivo alla ruota di Capellino e così Dell’Atti. Il duo, dandosi regolarmente il cambio in testa a tirare, creava agevolmente il vuoto dietro di sé percorrendo in tale formazione un giro dei quattro previsti fino a presentarsi al traguardo, ove Bonato, corridore della società organizzatrice, faceva prevalere il suo spunto su Ragazzini.
La volata degli inseguitori vedeva affermarsi Olivero su Cappellino e Dell’Atti, mentre il gruppo veniva anticipato dall’inossidabile Fedrigo.

 

Conclusa la corsa, alla presenza dei figli e della vedova del compianto Dante, si sono effettuate le premiazioni, riguardanti, il trofeo Dante Re per la migliore ASD, che è risultata essere il Team Santysiak, oltre ai traguardi volanti e al traguardo finale, le fatiche della gara si disperdevano fra gli aromatici fumi del barbecue, gentilmente offerto dalla Pro Loco e dall’ASD organizzatrice, e le abbondati libagioni che attendevano coloro che si sarebbero intrattenuti alla festa patronale.

 

Guido Ragazzini