Busca città cardioprotetta, arrivano i complimenti della ministra Beatrice Lorenzin

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La città di Busca è diventata un punto di riferimento a livello nazionale come città cardioprotetta, attraverso un sistema di prevenzione diffusa.

 

Infatti, sul territorio comunale sono attive, da alcune settimane, 11 postazioni salvavita (8 nel contesto urbano e 3 nelle frazioni di San Giuseppe, Castelletto e San Chiaffredo), con l’installazione di altrettanti defibrillatori automatici esterni (Dae): pubblici e utilizzabili da tutti, 24 ore su 24. Ma, oltre alle postazioni, l’iniziativa, ha consentito, attraverso un Piano di formazione continua, di abilitare all’uso dello strumento e alle tecniche delle manovre di rianimazione ben 150 volontari del soccorso e 300 residenti fra insegnanti, sportivi, commercianti, operatori delle Forze dell’Ordine e cittadini. E altri corsi periodici, indicativamente uno al mese, sono in cantiere nel prossimo futuro, così da promuovere in modo capillare la cultura del primo soccorso.

 

La sopravvivenza, dopo un arresto cardiaco, è attorno al 2%, ma se c’è la possibilità di praticare la defibrillazione alla persona colpita entro 5 minuti la percentuale di riuscire a salvarla aumenta fino al 50%. A Busca c’è una postazione ogni 900 abitanti e, in centro città, la si può raggiungere in 4 minuti: quindi le condizioni per una buona prevenzione ci sono tutte. L’iniziativa non ha avuto costi per l’Ente locale, perché la spesa l’hanno sostenuta alcuni generosi sponsor. Il progetto è stato ideato e realizzato dal giovane consigliere comunale di Busca e studente di Medicina, Jacopo Giamello, che l’ha presentato nel corso del convegno al Teatro Civico della cittadina in cui si è parlato dell’importanza dei programmi per salvare la vita delle persone colpite da arresto cardiaco.

 

Dopo i saluti dell’assessore regionale, Alberto Valmaggia, dell’onorevole, Mino Taricco, della consigliera provinciale, Milva Rinaudo, del sindaco, Marco Gallo, del presidente del Comitato locale della Croce Rossa Italiana, Teresio Delfino, si sono succeduti gli interventi tecnici. Hanno portato il loro contributo il direttore di Cardiologia dell’Ospedale Santissima Annunziata di Savigliano, Baldassarre Doronzo; il responsabile del progetto Numero Unico Emergenze della Regione Piemonte, Danilo Bono; il direttore Emergenza Sanitaria Territoriale 118 dell’Asl Cn1, Luigi Silimbri; il direttore di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, Giuseppe Lauria; la cardiologa dell’Ospedale Santissima Annunziata di Savigliano, Giuliana Bricco. 

 

L’importanza dell’iniziativa è stata sottolineata dal messaggio di complimenti e auguri inviato dalla ministra Beatrice Lorenzin.