Castiglione Falletto: a scuola di vendemmia con la cantina Terre del Barolo | I bambini imparano a raccogliere l’uva e fare il vino

0
696

“Dove taglio?” “Posso assaggiare?” “Ma davvero con l’uva si fa il vino?”

Pur vivendo tra le colline dei paesaggi vitivinicoli dell’Unesco, in un territorio che restituisce alcuni tra i vini più pregiati e conosciuti al mondo, tanti bambini di Langa, oggi, non hanno mai partecipato a una vendemmia.

Succede con la vita frenetica 2.0, con gli impegni famigliari che si sovrappongono e i lavori di mamma e papà che non sempre danno la possibilità di andare a correre nei boschi o nei prati, tanto meno scendere con le forbici in vigna.

A rispondere alle domande dei più curiosi e a fare un po’ di scuola di viticoltura e territorio ci ha pensato la Cantina sociale Terre del Barolo che la scorsa settimana ha accolto gli alunni della 1^ elementare dell’Istituto di La Morra per coinvolgerli in un pomeriggio diverso dal solito, all’aria aperta e in mezzo alla natura.

E a sporcarsi le mani e le scarpe come solo i bambini sanno fare.

Dopo aver raggiunto il vigneto di uno dei 300 soci della storica cooperativa di Castiglione Falletto, osservando con attenzione l’ambiente naturale fatto di boschi e orti, i bambini si sono cimentati nella raccolta dell’uva.

I lavori in vigna, che culminano nell’autunno con la vendemmia, sono tradizioni che vanno avanti da secoli e portano con sé una serie di riti che si tramandano di generazione in generazione, a partire da decenni fa, quando piccoli e grandi collaboravano tra canti, profumi, vestiti sporchi di terra e magari un pranzo tutti insieme sotto la “tòpia”.

I bambini hanno partecipato con grande entusiasmo, cercando di fare bene quello che gli era stato spiegato. Talmente bene, da dare vita a piccole competizioni alla ricerca del grappolo più bello, quello dalla forma più strana.

Poi, tutti a piedi dietro al trattore, ascoltando la storia dell’uva, che nasce da piccole gemme in primavera e cresce fino a diventare quei bellissimi frutti appena raccolti.
Quando la vendemmia dei piccoli si è conclusa, l’uva è stata portata in Cantina e gli alunni l’hanno seguita per comprendere al meglio le fasi successive: la pesa, la sonda per misurare il livello di zuccheri e la caduta nella pigiatrice.

“E’ stata un’esperienza coinvolgente e vissuta con partecipazione, che sicuramente resterà nel ricordo dei bambini e offrirà molti spunti di lavoro per i prossimi giorni in classe” hanno detto le maestre.

“Un’iniziativa che vorremmo diventasse una piccola tradizione per stimolare i più giovani a una conoscenza diretta della cultura e delle tradizioni locali – aggiungono dalla Cantina Terre del Barolo –come nello spirito del nostro fondatore, Arnaldo Rivera, che ha dedicato la sua vita anche all’educazione, come maestro elementare a Castiglione Falletto, e con lungimiranza guardava al futuro partendo proprio dalle nuove leve, insegnando loro il rispetto dell’ambiente e del nostro prezioso territorio, con una cultura fatta di competenza e cooperazione”.