Occit’Amo 2017: si parte con il concerto di Susana Seivane

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«Occit’amo è una grande occasione per affermare, attraverso la cultura e la musica, l’identità e la tradizione della nostra storia. La musica popolare, i balli, la letteratura hanno profonde radici in tutte le regioni italiane e in tutti i paesi del mondo. Queste culture possono convivere e possono arricchirsi reciprocamente: le radici, se condivise, aiutano la propria identità e la propria cultura ad aprirsi al mondo».

 

Occit’amo è divertimento, balli, sonorità occitane. Ma è anche cultura, outdoor, libri, buon cibo. Tutto questo in un’ambientazione splendida, in grado di muoversi tra vallate e pianure incorniciate dal Monviso.
Le date: 7 luglio e 15 agosto. Sono l’inizio e il culmine di una rassegna che cresce e supera i confini, lunga 6 settimane, in grado di comunicare con il luogo in cui prende forma.
Le Valli Stura, Maira e Po/Infernotto, la Pianura del Saluzzese, le Valli Varaita e Grana sono pronte ad accogliere 19 gruppi musicali provenienti da tutta Italia, da Francia, Bosnia ed ex Jugoslavia, con un focus particolare sulle sonorità che provengono dalle minoranze spagnole: ci saranno ospiti catalani, baschi, galiziani, aragonesi e asturiani.
La musica popolare è linguaggio ponte per eccellenza, è amalgama naturale nei passi di danza, negli abbracci collettivi a ritmo condiviso, nella voglia esuberante di suonare e creare un contatto con il pubblico.

Protagoniste assolute saranno ovviamente la musica e la cultura occitana, declinate in molteplici forme d’arte che vanno dalla danza alla rappresentazione, canora e corale, fino al cinema e alla parola, e saranno legate tra loro da un vincolo strettissimo con il patrimonio paesaggistico e artistico locale: i sentieri, le baite, i colli, le chiese, le cappelle, i conventi, siti storici e architettonici di pregio saranno palco naturale.

 

Occit’amo Festival 2017 inizia la sua avventura musicale il 7 luglio partendo da radici e futuro al contempo, tradizione ed innovazione, con il concerto di Susana Seivane (Galizia) a Roccasparvera (ore 21, Località Cascinette). Lei è giovane ed è un’artista di punta in Spagna, porta con sé una tradizione, quella di artigiani e musicisti, quella di una famiglia, quella di una terra. Ecco perchè è Susana Seivane ad aprire il Festival.

 

Nata a Barcellona nel 1976, all’interno della famiglia Seivane, uno dei nomi più prestigiosi e famosi nel mondo dei suonatori ed artigiani di cornamuse di Galizia. Ha iniziato la sua carriera musicale a tre anni, per mano di suo padre Alvaro Seivane; a nove anni si trasferisce con la famiglia a Cambrè (La Coruña).
Conosce i maestri e insegnanti zampognari, artisti del calibro di Ricardo Portela o Moxenas che insieme a suo nonno Xosè Manuel Seivane, influenzano notevolmente il loro modo di capire e interpretare la musica galiziana. Non ci volle molto per guadagnare l’ammirazione e il rispetto del mondo della cornamusa in Galizia. Già a dieci anni girava la Spagna facendo concerti.

 

La sua adolescenza è davvero molto simile a quella di molti giovani raccontati nelle storie di #chauvaladas, rubrica di occitamofestival.it che narra le vallate occitane alpine. Susana ha studiato teoria musicale e pianoforte, ha anche fatto parte di diversi gruppi musicali tradizionali. A vent’anni fa parte del gruppo Milladoiro, a partire da questo momento inizia anche la sua carriera da solista creando uno stile innovativo, senza perdere la genuinità degli antichi zampognari, unendola a diverse influenze musicali. Sul palco porta un tocco fresco e originale, una miscela agile e moderna, ma con radici profonde che ricadono nella tradizione galiziana.

 

Ad accompagnarla gli Autre Chant, gruppo di musica occitana che nasce nel 2011 dall’incontro dei fratelli Rizzo con l’organettista chiomontino Alessandro Strano. La sorprendente intesa musicale fra i tre fa sì che già dalle prime prove si riesca a trovare una scaletta divertente sia per chi ascolta sia per chi balla.