Conclusa la vertenza sindacale all’Abet Laminati di Bra: stabilizzati 50 lavoratori

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Si è conclusa questa notte, con l’approvazione quasi unanime delle lavoratrici e dei lavoratori ( 295 favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti ), la complessa vertenza sindacale aperta all’Abet Laminati di Bra nei mesi scorsi.

Un negoziato avviato nel mese di gennaio con la mobilitazione indetta dalla RSU e dalle Organizzazioni Sindacali di Categoria Territoriali per contrastare la scelta aziendale di terziarizzare il reparto caldaie e soprattutto legato alla ricerca di maggiori certezze sul futuro industriale dell’Azienda nel Territorio di Bra.
Ricordiamo che fortissima e molto partecipata è stata la manifestazione e l’adesione alle oltre 15 ore di sciopero dichiarate a sostegno dell’apertura di un tavolo di trattativa che permettesse la discussione sul piano industriale e sul rinnovo del contratto integrativo aziendale.

 

Anche grazie al ruolo di mediazione dell’Amministrazione Comunale di Bra ed in particolar modo della Sindaca Bruna Sibille, oltre che ovviamente per la disponibilità delle Parti in causa è stato possibile avviare questo “tavolo”.
La RSU di concerto con le lavoratrici ed i lavoratori ed assistiti dalle segreterie provinciali e la direzione aziendale hanno quindi in questi lunghi mesi lavorato, incontro dopo incontro, per affrontare e risolvere tutti i “nodi” aperti che uno dopo l’altro sono stati sciolti con grande coraggio e senso di responsabilità da parte di tutte e tutti.
Ed i risultati sono arrivati: si è risposto positivamente alle commesse produttive prevedendo anche turni di lavoro impegnativi per i lavoratori, realizzando con questo però un primo ed importante consolidamento dei volumi produttivi e degli ordinativi che oggi continuano ad essere elevati.
In secondo luogo la Proprietà ha rassicurato sul proprio impegno diretto sull’Azienda decidendo tra l’altro di stanziare un investimento superiore a 20 milioni di euro su nuovi e più performanti impianti produttivi e di sviluppare nuovi e sempre più importanti piani di investimento su ricerca e sviluppo del processo produttivo e del prodotto anche attraverso percorsi di collaborazione con enti esterni.

 

Inoltre a fronte di una nuova organizzazione del lavoro a turni l’Azienda ha deciso di fare marcia indietro sulla terziarizzazione delle caldaie e si è impegnata a non effettuarne delle altre almeno per tutto l’arco di vigenza dell’accordo che ha scadenza triennale ed anzi ha scelto di reinternalizzare l’attività del collaudo.
Sul versante occupazionale e del costo del lavoro, si è convenuto e poi proceduto con l’assunzione e stabilizzazione di oltre 50 lavoratori, definendo anche un percorso di incentivazione per l’azienda in caso di assunzioni Abet e non sotto agenzia di somministrazione.
Sul versante contrattuale inoltre si è data risposta positiva a tutta una serie di argomenti di diritto per i lavoratori, tra i quali l’orario di lavoro, i permessi, le chiusure collettive e soprattutto si sono rafforzati alcuni strumenti di tutela dei lavoratori con gravi patologie, aumentando il periodo di comporto entro il quale il lavoratore assente per malattia non può essere licenziato, il contributo aziendale nei casi di aspettativa per gravi patologie e tanto altro ancora.

 

Sul piano economico infine si sono aumentate alcune indennità legate alla polivalenza e ad un’organizzazione del lavoro più flessibile, è stata istituita una commissione che si occuperà di inquadramento professionale e si è definito un premio di risultato legato ad obiettivi di redditività dell’azienda e di andamento industriale che entro la fine del triennio potrà anche superare i 2000 euro e dove, a scelta, il lavoratore, per aumentare il netto potrà destinare fino al 50% dell’importo ottenuto a servizi di welfare, quali la previdenza complementare, sostegno ai libri scolastici o alle rette nei casi di familiari non autosufficienti, buoni spesa o buoni benzina e quant’altro ancora.
Si è infine consolidato il premio ferie e la maggiorazione per i lavoratori che operano sul turno notturno.
Su mandato quindi dei lavoratori che hanno approvato anche con un grande applauso liberatorio, oltre che con il loro voto favorevole l’ipotesi d’accordo il prossimo 29 giugno firmeremo con la direzione aziendale l’accordo complessivo dei punti sopra menzionati.

 

La nostra valutazione rispetto alla conclusione della vertenza è positiva e crediamo sia il frutto, da una parte della grande unità e mobilitazione delle lavoratrici, dei lavoratori e del Sindacato Confederale e dall’altra della grande disponibilità di entrambe le parti ( quella sindacale e quella aziendale ) di voler trovare delle soluzioni condivise, frutto anche di relazioni industriali consolidate nel tempo e rafforzate ulteriormente dalle scelte di investimento volute dalla Proprietà e dagli accordi anche difficili e sofferti trovati insieme in questo frangente ed in occasione di questa vertenza sindacale“.