Di Stefano a Cuneo a sostegno di Corbeddu: “Noi gli unici a dare risposte agli italiani”| Il vice presidente di CasaPound Italia si è detto fiducioso: “Siamo cresciuti tanto, faremo un bel risultato”

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“Stiamo costruendo un’alternativa credibile, siamo maturati e cresciuti tanto e siamo gli unici che sappiamo dare delle risposte vere agli italiani”. Così Simone Di Stefano ha chiuso la campagna elettorale del candidato sindaco di Cuneo Fabio Corbeddu.

 

A pochi giorni dall’appuntamento elettorale, il vice presidente di CasaPound Italia è arrivato nel capoluogo della Granda, parlando nella sala Falco del Centro Incontri della Provincia, di fronte a circa 50 persone: “Oggi abbiamo raggiunto quella maturità e quella concretezza che forse ci mancavano per poter entrare in un Consiglio comunale: faremo un bel risultato a Cuneo, siamo gli unici capaci di costruire un’alternativa, gli unici a saper dare delle risposte agli italiani”.

 

Di Stefano ha poi parlato della situazione che sta vivendo il nostro Paese, definito sotto attacco su tre fronti: “Dal punto di vista demografico, perché ogni anno siamo 200 mila italiani in meno, che vengono sostituiti da immigrati che andiamo a prendere sulle coste dell’Africa. E’ una sostituzione non casuale, fa parte di un piano scientificamente studiato: c’è una pulizia etnica nei confronti del nostro popolo, che noi vogliamo combattere con il reddito nazionale di natività. Ci sono 4,6 miliardi destinati all’immigrazione, noi vogliamo che quei soldi vengano utilizzati per far nascere dei bambini, solo così si inverte la tendenza. C’è poi l’attacco culturale, perché ogni giorno ci sono persone che in tv dicono che dobbiamo vergognarci di essere italiani, ci hanno convinto che siamo un popolo capace solo di fare le pizze e suonare il mandolino: invece dobbiamo essere orgogliosi di essere italiani ed essere uniti, perché siamo bravi a fare tante cose”.

 

Infine, l’Europa: “Nell’Ue l’Italia subisce sempre, dobbiamo uscire dall’Europa e dall’Euro, e avere una moneta che rappresenti la potenza europea della nostra nazione. Dobbiamo capire che fuori dall’Ue c’è la ricchezza e la prosperità. CasaPound ha proposte serie, la gente ha bisogno di tre cose fondamentali: un lavoro sicuro e ben pagato, la possibilità di comprarsi una casa dopo 15 anni di onesti sacrifici e la possibilità di avere almeno due figli”.

 

Prima di Di Stefano, introdotto dal coordinatore di CasaPound Italia Marco Racca, aveva parlato il candidato sindaco Fabio Corbeddu: “Sono emozionato a parlare di fronte a voi, i nostri militanti, quelli che ci hanno sostenuto. Io sono un militante come voi: 8 anni fa eravamo 4 ragazzi ed eravamo osteggiati dalla politica, visti come il male assoluto. Oggi ci siamo conquistati il diritto a parlare, noi ci siamo, la considerazione della gente ce la siamo guadagnata, hanno imparato a conoscerci, senza pregiudizi”.

 

Il più giovane candidato alla poltrona di primo cittadino di Cuneo ha poi fatto cenno ad alcuni punti del programma: “Al primo posto c’è l’emergenza abitativa, la priorità agli italiani per le case popolari; e poi bisogna chiudere la collaborazione con le associazioni che ci portano gli immigrati, bisogna ridare la speranza di costruirsi un futuro agli italiani. Io non posso accettare che la gente abbia paura in una città come Cuneo, eppure accade, perché l’ultima amministrazione ha reso la città più bella in minima parte, ma si è dimenticata delle frazioni e dei quartieri: ci sono zone degradate, in mano a spacciatori e prostituzione. Noi vogliamo invertire la rotta, quello che ci distingue da tutti gli altri è la volontà: non ci fermeremo dopo le elezioni, comunque vadano. Continueremo a fare politica, per strada, tra la gente, mentre altri spariranno. Abbiamo sempre fatto quello che abbiamo detto, così ci siamo meritati la fiducia della gente”. 

 

Gabriele Destefanis