Celebrato solennemente ad Alessandria il 203° Annuale della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri | L’intervento del Comandante Provinciale Carabinieri Col. Enrico Scandone

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Lunedì 5 giugno 2017, alle ore 18.00, presso la Caserma “Scapaccino” di ad Alessandria, storica sede dell’Arma dei Carabinieri sin dal 1923, è stato celebrato il 203° Annuale della sua Fondazione.

Alla presenza delle massime Autorità civili, militari e religiose, è stata commemorata la ricorrenza, la cui data venne stabilita dall’allora Ministero della Guerra il 5 giugno 1920 nel giorno in cui fu concessa la 1° medaglia d’oro al valor militare alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri per l’eroica partecipazione dei militari alla prima guerra Mondiale.
In quella stessa Caserma dalla quale il 10 marzo 1821 partirono i militari che, con a capo il Tenente Colonnello Guglielmo Ansaldi, nel tentativo di liberare la città dall’oppressore austriaco, per primi in Italia, innalzarono il Tricolore sugli spalti della Cittadella: in ricordo di tale evento, lo scorso 2 giugno, in occasione delle celebrazioni per la festa della Repubblica, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Alessandria, Colonnello Enrico Scandone, ha donato un tricolore alla città di Alessandria, che sventolerà permanentemente sui bastioni della Cittadella, ulteriore simbolo della vicinanza tra la cittadinanza e l’Arma, nata il 13 luglio 1814 proprio in Piemonte, le cui bandiere hanno ornato oggi il luogo della cerimonia, assieme al Tricolore ed alla bandiera dell’Unione Europea, a testimonianza dell’ appartenenza che lega l’Istituzione alla Regione ed alla sua gente.
Rapporto, quello tra Arma e popolazione, che in oltre due secoli di storia si è indissolubilmente intessuto e consolidato attraverso una capillare presenza sul territorio nazionale e la condivisione, seppure con ruoli diversi ma espressione di un stessa comunità, di tutte le vicende che da quel 13 luglio 1814 hanno interessato il nostro Paese.
Quest’anno per la prima volta sono stati schierati anche i carabinieri provenienti dal disciolto Corpo Forestale dello Stato che, attraverso il Comando Gruppo CC Forestale Carabinieri, un Nucleo Operativo CITES1 e nove Stazioni CC Forestali garantisce ulteriore capillarità alla presenza dell’Arma sul territorio.

L’inscindibile legame dell’Istituzione con il territorio è stato testimoniato, quest’anno, dalla partecipazione alla cerimonia di tutti i Gonfaloni dei Comuni ove hanno sede le caserme dell’Arma.
Alla cerimonia, che ha visto l’afflusso e lo sfilamento in armi di un Reparto di formazione articolato in tre Compagnie (di cui una costituita da Marescialli Comandanti di Stazione in rappresentanza delle 65 Stazioni Carabinieri, di cui 9 Forestali, presenti in Provincia), hanno preso parte:
i gonfaloni della Provincia di Alessandria, decorato di medaglia d’oro al Valor Militare, quelli, come detto, dei comuni ove hanno sede le Stazioni Carabinieri, nonché quelli dei comuni di Bosio, decorato di Croce al Merito di Guerra e di Cantalupo Ligure, decorato di medaglia di Bronzo al Valor Militare; il Labaro dell’Istituto del Nastro Azzurro, costituito tra combattenti decorati al Valor Militare; le rappresentanze delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri della Provincia e quelle delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nonché quelle del Co.I.R. del Comando Interregionale Carabinieri “Pastrengo” di Milano e del Co.Ba.R. del Comando Legione Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta” di Torino; il corpo musicale “Romualdo Marenco” di Novi Ligure, che ha accompagnato tutte le fasi della cerimonia.

Dopo la rassegna dello schieramento, la cerimonia dell’Alzabandiera, la resa degli onori ai caduti con la deposizione della corona alla lapide in memoria dei caduti posta all’ingresso della Caserma e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, il Comandante Provinciale, Col. Enrico Scandone ha tenuto una breve allocuzione, nel corso della quale, tra l’altro, ha ringraziato il personale per l’impegno profuso nella svolgimento del servizio che ha consentito di ottenere ottimi risultati a beneficio della collettività, procedendo poi alla consegna delle ricompense ai militari particolarmente distintisi in servizio, tra i quali il Mar.Ca. Andrea GHIAZZA al quale il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha concesso, quale prima attestazione di merito, l’Encomio Solenne perché il 9 ottobre dello scorso anno, con eccezionale coraggio esemplare altruismo e cosciente sprezzo del pericolo, non esitava ad intervenire in soccorso di una donna che minacciava di lanciarsi dal parapetto di un cavalcavia della tangenziale di Alessandria, riuscendo ad afferrarla nell’istante in cui si lasciava cadere nel vuoto ed a trarla successivamente in salvo con l’aiuto di un passante.
Il Comandante Provinciale, dopo aver ringraziato il Prefetto, il Questore e tutte le Forze di Polizia per la perfetta collaborazione instauratasi nell’interesse della comunità, ha poi ricordato i 4 militari alessandrini deceduti nell’anno appena trascorso, rinnovando, a nome di tutti gli appartenenti all’Istituzione, le espressioni di vicinanza e di conforto ai loro familiari: alla cerimonia erano presenti i genitori del compianto Mar. Massimiliano Milli, già effettivo alla Stazione di Serravalle Scrivia, deceduto a soli 26 anni per un incidente, e del Lgt. Stefano De Negri, effettivo alla Compagnia di Novi Ligure, deceduto per un infortunio a soli 50 anni.
Come da tradizione, la ricorrenza dell’annuale di fondazione ha rappresentato anche un momento di riflessione su quello che è stato l’impegno profuso dall’Arma in Provincia di Alessandria, il cui dato statistico evidenzia come quello appena trascorso sia stato un anno denso di impegni ma anche di risultati.
Le quotidiane e ininterrotte attività preventiva ancor prima che repressiva:- oltre 40mila le pattuglie/perlustrazioni effettuate; 4.150 le persone deferite all’A.G., di cui 430 in stato di arresto – svolte attraverso le diverse sue articolazioni, costituite dal Reparto Operativo, con funzioni prettamente info-investigative, dalle 5 Compagnie e dalle 56 Stazioni Carabinieri che da esse dipendono, capillari presidi di legalità sul territorio unitamente al Comando Gruppo, il Nucleo Operativo CITES e le Stazioni CC Forestali, hanno visto i militari dell’Arma impegnati a perseguire, in analogia a quanto avviene nel resto del Paese, la stragrande maggioranza dei delitti denunciati in provincia di Alessandria [13.062 su un totale di 15.019, pari all’86,6%, in aumento (4,6%) rispetto all’82% dell’anno precedente].

 

In tale contesto, il raffronto tra i dati operativi dell’anno appena trascorso e quelli dell’anno precedente, riferiti all’andamento della delittuosità nella nostra provincia, evidenzia, in analogia al trend complessivo, un sensibile e generalizzato calo dei delitti consumati [passati da 14.762 a 13.062 (-11,5%)] a fronte di una sostanziale invarianza percentuale di quelli scoperti (24,1%).

Parimenti in diminuzione risultano le seguenti e più diffuse tipologie di reato:
i furti, che ancorché in complessiva diminuzione [da 7.832 a 6.938 (-11,4%)]a fronte di un incremento percentuale di quelli scoperti, rappresentano il delitto maggiormente consumato (53%) e, tra questi, in particolare, quelli:
in abitazione, da 2.250 a 1923 (-14,5%);
con destrezza, da 745 a 605 (-18,8%);
in esercizi commerciali, da 698 a 629 (-9,8%),
i danneggiamenti, spesso messi in relazione ai c.d. atti vandalici, da 1744 a 1490 (-14,5%);
le rapine, da 131 a 109 (-16,8%).

Particolarmente significativa l’azione condotta al fine di contrastare il traffico e lo spaccio di droghe, con un aumento dei delitti perseguiti (19,2%) ed il conseguente incremento delle persone deferite all’A.G. (15,7%), di cui 72 tratte in arresto e 53 deferite in s.l.. Oltre una tonnellata il quantitativo dello stupefacente sequestrato (ca. 1.000 Kg. di hashish, 10 Kg. di cocaina, 1,5 Kg. di eroina e 2 Kg. di marijuana).

Rilevante, altresì, il numero dei controlli antiterrorismo, in particolare nei confronti di quello di matrice confessionale, anche attraverso l’impiego delle S.O.S. (Squadre di Supporto Operativo), che da alcuni mesi espletano, con discrezione, attività di costante monitoraggio dei luoghi e degli obiettivi ritenuti maggiormente a rischio attentati, affiancando in tale attività gli altri reparti già presenti sul territorio.

Ciò, in un clima di costante osmosi informativa con le altre FF.PP., anche per quanto concerne l’attività di monitoraggio info-operativo tesa ad accertare l’eventuale sussistenza di tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto sociale ed economico alessandrini.

 

Aseguire il discorso tenuto dal Comandante Provinciale Carabinieri di Alessandria Col. Enrico Scandone:

“Signor Prefetto, autorità civili e religiose, gentili ospiti, con rinnovato orgoglio ed immutata emozione ho il privilegio di commemorare la fondazione dell’Arma nella città di Alessandria, accogliendovi, insieme a tutto il personale militare e civile del Comando Provinciale, tra le mura di questa storica caserma, dalla quale, il 10 marzo 1821, partirono i militari che, per primi in Italia, innalzarono il Tricolore sugli spalti della Cittadella.
Duecentotre anni fa il Piemonte vide nascere un corpo di militari “per buona condotta e saviezza distinti,….destinati a vegliare sulla conservazione della pubblica e privata sicurezza…per sempre contribuire alla felicità dello Stato, alla protezione e difesa dei cittadini ed alla punizione dei rei” come recitano le Regie Patenti del 13 luglio 1814.
Il rapporto tra carabinieri e popolazione, nato sulla base di quelle parole due secoli fa, è cresciuto nel corso delle vicende della storia nazionale, si è consolidato attraverso la capillare presenza sul territorio ed è stato temprato nelle quotidiane difficoltà che cittadini e militari hanno affrontato insieme, con ruoli diversi, ma come unica espressione della stessa comunità.

Per questo senso di reciproca appartenenza si può affermare senza retorica che l’Arma è espressione delle genti italiane, proviene dal Popolo ed è patrimonio della Nazione: proprio per questo motivo mi piace pensare che oggi non sia solo la nostra festa ma la festa di un’intera comunità.
Oggi abbiamo voluto rinnovare simbolicamente questo indissolubile rapporto contornando lo schieramento con i Gonfaloni dei Comuni ove hanno sede le caserme dell’Arma, a testimoniare l’assoluta condivisione di intenti nella salvaguardia dei cittadini.

Per la loro presenza, che attribuisce particolare solennità a questa cerimonia, ringrazio tutti i sindaci e le comunità di cui sono espressione.
Ufficiali, sottufficiali, appuntati e carabinieri, la presenza dei gonfaloni e degli ospiti che ci hanno onorato con la loro vicinanza non costituisce solo stimolo a sempre meglio operare ma riconoscimento per il grande impegno, la matura professionalità ed il sacrificio personale profusi quotidianamente nell’adempimento del dovere: davanti a loro vi ringrazio per il contributo imprescindibile che avete fornito per la sicurezza dei cittadini con un’abnegazione che, spesso, va ben oltre le legittime aspettative.
Il vostro impegno ha consentito di scoprire gli autori di 3.400 reati, di trarre in arresto 430 persone, di denunciarne altre 3.800 circa e di sequestrare più di una tonnellata di droga tolta dalle nostre strade.

Ma il vostro impegno si è rivolto soprattutto alla prevenzione, alla continua presenza, assicurata al meglio nonostante croniche carenze organiche dei nostri Reparti, svolgendo circa 40.000 pattuglie, cercando così di declinare il concetto di sicurezza nella sua massima espressione di “sicurezza percepita”, perché al di là delle statistiche, il nostro obiettivo è sempre quello di cogliere le sensazioni di minor sicurezza dei cittadini e fornire risposte celeri e concrete, nel consueto silenzio, ma con vicinanza e determinazione.
L’Arma è una squadra affiatata ed amalgamata che, da quest’anno, può contare su una nuova importantissima risorsa: in attuazione del decreto legislativo 177/2016, 6.754 unità del Corpo Forestale dello Stato sono transitate nell’Arma, garantendo l’apporto di una nuova professionalità capillarmente diffusa sul territorio che, forte della sua secolare tradizione, renderà la nostra squadra ancor più aderente alle esigenze di tutela del territorio.

Cari colleghi del Gruppo Carabinieri Forestale di Alessandria schierati per la prima volta tra le nostre fila, come ci ha ricordato il Comandante Generale, fino ad oggi abbiamo servito il Paese con uniformi diverse ma ora lo potremo fare insieme.

Unendo le forze, abbiamo aumentato la capacità di risposta alle esigenze della popolazione e potremo valorizzare le nostre potenzialità per la tutela forestale ed ambientale del Paese. Il 5 giugno 1814 ed il 15 ottobre 1822 continueranno a ricordare le nostre storie ma il futuro lo scriveremo insieme, nel reciproco rispetto e nel supremo interesse dell’Italia.
Con sincera consapevolezza, mi sento di affermare che il concetto di squadra si estende a tutte le figure chiamate a garantire la sicurezza del nostro territorio, a testimonianza dell’efficace coordinamento tra le Forze di polizia assicurato nella provincia e della piena sintonia esistente con Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e Polizie locali che ringrazio per la totale collaborazione e per la preziosa odierna presenza.

Grazie alla sua continua attività di indirizzo e condivisione, Signor Prefetto, ed alla reciproca disponibilità di tutti gli attori istituzionali della Provincia, a partire dal Signor Questore di Alessandria che ringrazio per la sua vicinanza, nell’anno passato si è sviluppata una sinergica azione volta alla tutela dei cittadini, non solo sul fronte della pubblica sicurezza, ma in ogni frangente, come nella notte del 25 novembre 2016 sulle rive urbane del fiume Tanaro quando, con uno sforzo corale, si è fatto fronte unico alla più grave emergenza degli ultimi tempi.

Ricordando quelle ore, ringrazio i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa, i volontari della Protezione Civile e tutti gli organismi di volontariato per il continuo supporto e la diuturna disponibilità dimostrate a supporto delle nostre attività istituzionali.
Avviandomi a concludere, rivolgo un ringraziamento al Presidente ed ai giudici del Tribunale di Alessandria, al Signor Procuratore della Repubblica ed ai suoi magistrati, molti dei quali qui presenti, per il costante supporto e la vicinanza mostrata nel coordinare ogni attività investigativa.

Analogo sentito ringraziamento alla magistratura di Vercelli, per il supporto che ci garantisce sul Monferrato.
Un pensiero anche ai nostri amici dell’Arma in congedo ed a tutti i rappresentanti delle Associazioni d’Arma oggi qui presenti, da sempre concreto esempio di vita e servizio sulla strada del dovere.
Il giorno della nostra festa rappresenta l’orgoglio del nostro impegno ma ci ricorda anche quanto tempo sottraiamo alle nostre famiglie e quante ansie provochiamo ogni volta che suona il telefono per pronunciare la fatidica frase “mi hanno chiamato, devo andare”: ai nostri famigliari il grazie più sincero per il coraggio ed il sostegno che ci danno.
L’ultimo pensiero, ma per questo quello che rimarrà più vivo nella memoria di tutti noi, va ai nostri caduti, a coloro che in Patria ed all’estero hanno sacrificato la vita per gli altri, concretizzando la citazione riportata sull’effige della nostra patrona, la “Virgo Fidelis”: “sii fedele sino alla morte”.

Nel corso dell’anno il Comando Provinciale ha pianto 4 militari che ci hanno lasciato ma che sono presenti oggi qui con noi, schierati idealmente su questo piazzale: l’11 febbraio 2017 un incidente stradale ci ha portato via il Maresciallo Pier Aldo Martinelli, di 52 anni comandante della Stazione di Bosco Marengo, il 3 gennaio 2017 un malore ci ha privato dell’App. Sc. Valter Giuffrè, di 49 anni effettivo alla Stazione di Alessandria Principale, il 7 settembre 2016 abbiamo pianto il Luogotenente Stefano De Negri, 50 anni, effettivo alla Compagnia di Novi Ligure: ai genitori Mario e Luisa, che ringrazio perché hanno voluto essere qui con noi oggi, si stringe idealmente tutta l’Arma nella speranza di portare un sollievo alla sofferenza, sapendo che il ricordo del loro Stefano sarà sempre con noi perché è stato per tutti esempio di cultura, impegno, dedizione totale e grande professionalità.
In ultimo, ricordiamo il Maresciallo Massimiliano Milli, effettivo alla Stazione di Serravalle Scrivia, che il destino ci ha portato via a soli 26 anni, il 10 luglio 2016, a seguito di un tragico incidente.

Il papà Massimo, la mamma Patrizia hanno avuto la forza di essere con noi oggi per ricevere il nostro abbraccio, che si aggiunge a quello più volte tributato dalla comunità di Serravalle per cui Massimiliano era diventato ben più di un maresciallo dei carabinieri.

Al ricordo istituzionale del Maresciallo Milli devo aggiungere quello personale: Patrizia e Massimo, abbiamo abitato nella stessa caserma e ho conosciuto Massimiliano da bambino, vi assicuro che la gioia di ritrovarlo da grande, validissimo ed amatissimo Maresciallo dei carabinieri tra le fila di questo Comando, è stata pari solo all’infinita tristezza di piangerlo quando ci ha lasciato. Grazie di avercelo donato.
Ringrazio tutti della partecipazione e, augurando ogni bene all’Arma dei carabinieri vorrei ricordare le parole che sua Santità, Papa Francesco, ci ha rivolto il 6 giugno 2014 in Piazza San Pietro, affinché ci guidino sempre nella nostra azione: “Cari Carabinieri, la vostra missione si esprime nel servizio al prossimo e vi impegna ogni giorno a corrispondere alla fiducia e alla stima che la gente ripone in voi. Ciò richiede costante disponibilità, pazienza, spirito di sacrificio e senso del dovere.

Nel vostro lavoro siete sostenuti da una storia scritta da fedeli servitori dello Stato che hanno onorato la vostra Arma con l’offerta di sé stessi…Nel solco di questa lunga tradizione, proseguite con serenità e generosità il vostro servizio, testimoniando gli ideali che animano voi e le vostre famiglie, che sempre sono al vostro fianco…Non cessate di rendere ovunque, in Patria e al di fuori di essa, una chiara e gioiosa testimonianza di umanità, specialmente nei confronti dei più bisognosi e sfortunati. Grazie a tutti”.