Gli aiuti agli agricoltori under 40 | Il Bando per mutui riguardanti il primo insediamento, l’esenzione totale dei contributi previdenziali per tre anni e la possibilità di acquistare terreni attraverso la “Banca delle Terre”

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Il viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il cuneese Andrea Olivero, informa che è aperto il Bando 2017 per il primo insediamento dei giovani in agricoltura intenzionati ad acquistare un’azienda del settore con mutui a tasso agevolato.

A gestire l’iter delle pratiche è l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea). Per accedere all’agevolazione bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 40 anni.

A disposizione ci sono 65 milioni di euro suddivisi in tre lotti in base alla localizzazione geografica. Il primo di 30 milioni di euro comprende i territori di Piemonte, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto, Lazio, Marche, Toscana e Umbria, Il secondo di altri 30 milioni di euro riguarda le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Infine, 5 milioni di euro sono destinati esclusivamente a quanti avviano un’attività nei Comuni interessati dal terremoto del 2016.

Le domande possono essere presentate sul sito www.ismea.it fino alle ore 12 di venerdì 12 maggio 2017.

 “Si tratta – sottolinea il viceministro Olivero – di uno strumento in più capace di favorire il ricambio generazionale. L’Italia, con oltre 50.000 aziende condotte da under 35 anni, è già il Paese europeo con il maggior numero di imprenditori agricoli giovani: il 5%. Però, attraverso azioni concrete, vogliamo alzare la percentuale almeno all’8%.

Investire nella terra significa investire nel futuro. Molti ragazzi hanno raccolto la sfida e il Ministero vuole sostenerli per vincerla insieme”.

 
Sono anche state messe in campo altre misure?

 “Dal 1º gennaio 2017, come indicato nella Legge di Bilancio, per gli under 40 che aprono un’azienda agricola è già prevista l’esenzione totale per tre anni del versamento dei contributi previdenziali.

Nei giorni scorsi abbiamo presentato la “Banca delle Terre Agricole” che, per la prima volta in Italia, consente a chi cerca terreni pubblici in vendita da poter coltivare di accedere facilmente al database nazionale sul quale sono pubblicati quelli disponibili.

Di questi, i primi 8.000 ettari di proprietà Ismea sono stati destinati, in via preferenziale, proprio alle nuove generazioni”. 

Quindi, ci sono delle buone opportunità per i giovani in agricoltura? 

“Oggi, agricoltura è sinonimo di innovazione, qualità, sostenibilità e interazione col territorio. In questa nuova prospettiva i giovani possono svolgere un compito decisivo per rendere il settore capace di affrontare la globalizzazione.

In questo periodo storico può ottenere una buona redditività solo chi riesce a far valere la specificità del suo prodotto, portandolo ad avere una qualità riconoscibile ed apprezzabile: valore aggiunto per i trasformatori e la distribuzione”. 

Come può avvenire questo passaggio? 

“Solo se si hanno la competenza, la dinamicità e la capacità di lavorare insieme con gli altri produttori.

Tutte queste sono le doti di una nuova generazione che si sta affacciando al mondo agricolo e che può incassare grandi soddisfazioni in questo comparto.

Non si tratta di fare una scelta “residuale”, dedicandosi alla terra perché non si è trovato di meglio, ma di cogliere appieno la sfida dell’agroalimentare italiano, capace di unire qualità a territorio, sostenibilità a redditività”.

Nel 2016 sono stati 96 i nuovi giovani agricoltori finanziati da Ismea in 15 Regioni diverse.

Gli ettari interessati dal contributo agevolato sono stati 3.217, con una media aziendale di 33,51 ettari. 

 
Chiediamo al viceministro di spiegarci com’è la situazione in provincia di Cuneo sul fronte delle nuove generazioni impiegate in agricoltura.

“L’invecchiamento degli imprenditori è un problema anche nel nostro territorio, dove nel solo ultimo quinquennio hanno chiuso oltre duemila aziende agricole.

Oggi stiamo assistendo ad un forte ritorno di giovani nel settore, spesso con serie motivazioni e voglia di innovare.

La crescita di multifunzionalità, lo sviluppo di aziende di produzione e piccola trasformazione, lo sviluppo del biologico sono in gran parte figlie di questi nuovi imprenditori. Per loro abbiamo voluto queste opportunità, affinché chi vuole provare a mettersi in gioco abbia un sostegno concreto da parte dello Stato”.


Il testo del Bando, i criteri per rendere operativo il regime di aiuto, il Regolamento attuativo, un numero consistente di chiarimenti e lo sportello telematico al quale presentare le domande sono accessibili aprendo il link
http://www.ismea.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4652