Arrestato nigeriano 33enne (richiedente asilo) per il reato di rapina aggravata e lesioni personali ad una prostituta | Controlli straordinari del territorio da parte dei carabinieri a Cuneo, Cervasca, Vignolo e Busca.

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Tra sabato e domenica scorsi, i carabinieri della Compagnia di Cuneo hanno eseguito, sulla base di servizi disposti dal Comando Provinciale di Cuneo, una serie di controlli straordinari a Cuneo, Cervasca, Vignolo e Busca al fine di prevenire i reati predatori e, in particolare, i furti in abitazione.

I militari delle stazioni, unitamente alle pattuglie del Radiomobile, predisponevano numerosi posti di controllo in prossimità degli obiettivi sensibili, delle abitazioni e degli esercizi commerciali situati soprattutto nella zona centrale di Cuneo, nei comuni di Cervasca e Vignolo e l’area ricompresa tra Busca, San Chiaffredo e Tarantasca, ove continua ad essere alta l’attenzione dell’Arma in relazione al contrasto del fenomeno dei furti in abitazione e nelle villette più isolate.

Il servizio si è articolato in diversi posti di controllo e perquisizioni effettuate nei confronti di soggetti già segnalati per precedenti penali, mentre, nelle ore serali, sono state sottoposte a controllo alcune donne straniere dedite alla prostituzione in prossimità della stazione ferroviaria.

Anche alcuni esercizi commerciali sono stati oggetto di verifica per verificare il rispetto della normativa di settore da parte degli esercenti e l’identificazione degli avventori presenti.
Proprio in occasione dei controlli predisposti nei confronti di alcuni esercizi commerciali a Cuneo, i carabinieri sono stati fermati, nella tarda serata di sabato, da una prostituta romena lungo corso Monviso che, in evidente stato di shock, diceva di essere stata aggredita da uno straniero che le aveva richiesto prima di consumare un rapporto sessuale con lei a condizione però di pagare solo successivamente e poi, a seguito di suo rifiuto esplicito, l’aveva aggredita colpendola più volte al volto con il manico di un coltello e scaraventandola a terra con forza.

Con la prostituta a terra inerme e stordita dai colpi, lo straniero le ha strappato la borsa e si è allontamato speditamente.

I carabinieri, raccolti gli elementi circa le fattezze dell’uomo di colore e sulla direzione di fuga, hanno setacciato immediatamente l’intera area cittadina fino alla stazione ferroviaria prima che il rapinatore potesse fare perdere definitivamente le proprie tracce salendo su un treno.

In una area poco illuminata vicino alla scalo ferroviario, i carabinieri sono riusciti a sorprendere un uomo di colore sospetto, che corrispondeva pienamente alle caratteristiche fisiche indicate dalla vittima.

Fermato immediatamente e circondato prima che potesse darsi di nuovo alla fuga, il nigeriano è stato subito perquisito e trovato in possesso di varie banconote e del telefono cellulare di proprietà della donna.

Lo straniero confessava l’aggressione alla prostituta e conduceva i militari fino al luogo esatto in cui si era disfatto della borsa dopo essersi impossessato dei valori contenuti.
L’indagato, un nigeriano 33enne richiedente asilo, veniva così arrestato per il reato di rapina aggravata e lesioni personali, condotto in caserma per le procedure di rito.

Successivamente, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, condotto presso la casa circondariale di Cuneo.
La prostituta invece, visitata presso l’ospedale di Cuneo, veniva riscontrata affetta da varie contusioni al volto, giudicata guaribile in giorni 15 di cure e poi dimessa.

Il servizio di controllo coordinato del territorio si concludeva nella notte di domenica con controlli registrati su 85 auto e la denuncia anche di tre automobilisti per guida in stato d’ebbrezza.

Complessivamente, venivano sottoposti a controlli di polizia anche due bar, effettuate verifiche sull’identità personale e sulla regolarità dei permessi di soggiorno nei confronti di 10 stranieri e allo stesso modo venivano eseguiti accertamenti su nr. 4 donne straniere, tutte di nazionalità africana, dedite alla prostituzione che venivano allontanate.