Fossano: incontro per parlare di sicurezza, Sordella: “Serve l’aiuto di tutti”

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“Tra il non fare niente ed il provarci, io preferisco provarci, magari anche sbagliando. E’ importante non mollare la presa e soprattutto lavorare tutti insieme: solo così possiamo migliorare la situazione”. Parole di Davide Sordella, sindaco di Fossano, pronunciate durante l’incontro svolto nella mattinata di oggi, venerdì 24 febbraio, nella sede della Polizia locale.

 

Argomento: la sicurezza della città degli Acaja dopo gli ultimi, ripetuti casi di furti e tentati furti ai danni di esercizi commerciali del centro. Insieme al sindaco, erano presenti l’assessore alla Sicurezza Michele Mignacca, il comandante della Polizia locale Giacomo Cuniberti, il presidente dell’Ascom Fossano Giancarlo Fruttero e quello di Confartigianato Gianfranco Canavesio.

 

L’obiettivo del summit era quello di analizzare le situazione e provare a trovare delle soluzioni, con il contributo di tutte le parti. Prima di tutto, si è partiti da quello che l’amministrazione, insieme alle forze dell’ordine, ha fatto in questi anni dal punto di vista della prevenzione: l’installazione di varchi agli ingressi della città per monitorare i flussi veicolari con la lettura delle targhe, il ripristino delle telecamere guaste, l’organizzazione di numerosi incontri di informazione con i cittadini.

 

“In più – ha spiegato Sordella – la Polizia Municipale si sta organizzando per coprire anche un terzo turno, quello serale, che non ha nessun’altra città della provincia di Cuneo. Lo faremo noi, come sperimentazione, con pattugliamenti straordinari che coinvolgeranno anche lo stesso comandante, che per questo ringrazio. In un momento come questo dobbiamo stare uniti ed ognuno deve fare la propria parte. Non dobbiamo rimpallarci le responsabilità, io non lo voglio fare: è vero che la sicurezza è in mano al Prefetto, ma noi vogliamo fare la nostra parte. Abbiamo già fatto tanto, ma evidentemente non è sufficiente”.

 

Prefetto che il primo cittadino incontrerà a breve, precisamente giovedì 2 marzo: “E’ stato molto disponibile alle nostre richieste di un incontro. Ci ha chiesto solo di attendere l’insediamento del nuovo Questore, che avverrà mercoledì, prima di vederci. A proposito, ci tengo a ringraziare il Questore uscente Pepè che ci ha sempre aiutati e supportati quando gli abbiamo chiesto controlli straordinari nella zona della stazione”.

 

Durante l’incontro con il Prefetto, verrà chiesto il distaccamento del personale Polfer a Fossano e poi quale possa essere il ruolo del Comune, come possa dare il proprio contributo in questo processo. C’è poi un’altra questione, quella dell’accattonaggio, che rischia di implodere: “Dobbiamo far capire alla gente che queste persone non si aiutano dando loro dei soldi, perché dietro di loro c’è un racket e loro sono le prime vittime – ha detto il sindaco -. Se non vengono più dati loro soldi, si elimina il mercato. Non c’è relazione con i furti, ma rientra in una discorso generale di decoro della città che si deve dare: non deve passare il messaggio che dietro queste persone c’è un racket ma nessuno riesce a fare niente”.

 

“L’accattonaggio non è perseguibile, noi continuiamo ad essere presenti e a controllare il più possibile, ma è giusto tenerlo presente”. Per questo il Comune sta studiando delle campagne di sensibilizzazione insieme ai commercianti e agli artigiani. “Bisogna martellare, insistere, come hanno fatto ad Alba, dove il problema è quasi stato risolto del tutto. Dobbiamo dare delle risposte”, ha aggiunto Giancarlo Fruttero, presidente Ascom Fossano, che ha poi parlato della videosorveglianza partecipata, un sistema per aiutare i commercianti a dotarsi di telecamere collegate con le forze dell’ordine: “Il 30% della spesa verrà finanziato dalla Camera di Commercio, da maggio ad oggi in pochi lo hanno attivato, ma speriamo che il numero cresca”. “Chiediamo inoltre che vengano controllate anche le aree periferiche, quelle più vulnerabili”, ha aggiunto il rappresentante di Confartigianato.

 

“Purtroppo non siamo più la Fossano e, in generale, la provincia di 30 anni fa – ha concluso Mignacca – abbiamo anche noi dei problemi, e dunque è giusto che ci facciamo sentire”.

 

Gabriele Destefanis