“Elezioni Consiglio Provinciale: listone unico una marmellata per accontentare tutti” | Riceviamo e pubblichiamo da Nello Fierro e Gigi Garelli, della Costituente dei Beni Comuni

0
337

Tornano, a due anni dalla scorsa chiamata alle urne, le elezioni per il Consiglio provinciale. Due anni sono passati e nulla è cambiato.

Torna il candidato unico alla presidenza, così come torna la lista unica a sostenerlo senza un’identità politica, una prospettiva, una visione d’insieme, che è invece proprio ciò di cui la nostra Provincia avrebbe bisogno per uscire dalla crisi in cui un periodo di incertezza istituzionale e il dilettantismo politico dell’ultimo governo l’hanno precipitata.
Non crediamo populisticamente sia colpa dei singoli: è proprio l’iniziativa “Impegno per la Granda” ad esser nata predisposta strutturalmente per non avere contenuti. È geneticamente priva di orientamento politico, e quindi necessariamente evanescente e ambigua in termini di prospettive. Sono questi aspetti a confermare tutte le perplessità che già due anni fa abbiamo avanzato circa il valore dell’operazione politica che si va configurando con questa tornata elettorale. Noi dissentiamo da questo modo di concepire l’amministrazione dei territori, che è quanto di più lontano possiamo immaginare da ciò che intendiamo per politica. Per noi “POLITICA” è governo del territorio attraverso un’opera paziente di concertazione e di confronto  tra le diverse esigenze, condotta in modo trasparente, esplicito, chiaro e tracciabile. Non puro e semplice esercizio del potere attraverso accordi nebulosi stipulati attorno ai tavoli delle segreterie di partito con il solo scopo di confezionare e presentare delle liste.
Sappiamo bene che l’esito delle prossime elezioni è scontato fin da adesso in virtù del listone unico, ma le identità politicamente divergenti delle forze che lo compongono lasciano intravedere un futuro dalle prospettive sconfortanti: o una indistinta marmellata messa su per accontentare tutti e destinata a non accontentare nessuno, o un coacervo di litiganti che a suon di dispetti e di ripicche finiranno per paralizzare ogni scelta. In entrambi i casi la vittoria elettorale non riuscirà a trasformarsi in efficacia di governo per il bene del territorio.
Per questo, e a partire da tutte queste considerazioni, domenica 18 dicembre i Consiglieri della Costituente dei beni comuni non parteciperanno alle votazioni.

 

Nello Fierro e Gigi Garelli della Costituente dei Beni Comuni sulle Elezioni Provinciali.