Confcommercio Cuneo ha festeggiato Sant’Andrea a Cussanio | Solidarietà con i colleghi della Valle Tanaro

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È stata una serata sobria ma allegra, con tanta amicizia vera. Lunedì scorso a Cussanio si sono ritrovati albergatori, ristoratori e titolari di pubblici esercizi della “Granda” per la cena annuale della Categoria, in linea con il nuovo corso che il Comitato di Sant’Andrea ha voluto dare all’evento: rinsaldare i vincoli di amicizia tra gli appartenenti all’antico sodalizio e tutti gli addetti del settore.

È stato bello – una volta all’anno – farsi servire a tavola e poter conversare con il proprio vicino, il collega che purtroppo non si incontra mai.
Durante la serata di Cena di Sant’Andrea di lunedì scorso il Comitato, in collaborazione con l’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori turistici della provincia di Cuneo, aderente a Confcommercio, ha aperto una sottoscrizione per una raccolta di fondi a favore dei colleghi imprenditori della Valle Tanaro colpiti dall’alluvione dei giorni scorsi, per portare un aiuto concreto sul posto. “Questo – ha commentato Alessandro Rulfi, vice presidente vicario dell’Associazione Albergatori Esercenti Operatori Turistici della provincia di Cuneo – vuole essere il modo migliore per dimostrare la nostra amicizia, generosità e vicinanza”. Il giorno 30 novembre, in cui cade la ricorrenza del Santo patrono, nel Duomo di Cuneo è stata celebrata una messa in suffragio dei colleghi defunti.
La Associazione Albergatori rappresenta un settore, quello turistico, in crescita e importantissimo nella economia anche del nostro territorio. Non mancano però le problematiche che preoccupano gli operatori, delle quali si è parlato anche nel recente Consiglio direttivo Regionale di Federalberghi, svoltosi a Cuneo. Un esempio, la “sharing economy” in ambito turistico-ricettivo, ovvero l’ospitalità dei turisti in appartamenti privati che spesso avviene in totale assenza di regole. “Nella maggioranza dei casi – sostiene ancora Rulfi, Vice Presidente di Federalberghi Piemonte – l’attività non è un’occasionale fonte integrativa del reddito, ma rappresenta un vero e proprio business”, con un evidente squilibrio in termini di ricadute sul sistema economico derivante dalla situazione d’irregolarità legata al sommerso”.
Secondo i dati disponibili, a fronte di 4.640 attività extralberghiere regolarmente autorizzate in Piemonte, risultano 8.694 soggetti che affittano appartamenti ai turisti sul principali portali di prenotazione (quasi il doppio), di cui 1.404 in provincia di Cuneo, praticamente sconosciuti all’erario e ai comuni e che operano in assenza di regolamentazione e di controlli.
“A fronte di ricavi consistenti, ha sottolineato Rulfi, non corrispondono apporti equivalenti in termini di contributo all’erario e di sostegno all’occupazione e al reddito; vengono così danneggiate tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza”.
Un disegno di legge per regolamentare il settore della ricettività extralberghiera è giacente da tempo presso le commissioni del Consiglio regionale del Piemonte. Federalberghi Piemonte chiede alle forze politiche che si adoperino affinché il provvedimento venga alla luce al più presto. Le regole servono a condizione che ad esse corrispondano adeguati controlli.