Tentato omicidio per una lite condominiale: arrestato il responsabile a Valenza | L’uomo ha sparato due colpi di pistola nella colluttazione con la vittima, una donna di 48 anni, ferita e portata in ospedale

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Immagine di repertorio

Il 6 novembre 2016, alle 16.00 circa, la Centrale Operativa dei Carabinieri di Alessandria informava la pattuglia della Stazione di San Salvatore che in Valenza, via Rio Delle Moglie 18, una donna era stata colpita con un colpo d’arma da fuoco da un individuo poi datosi alla fuga.

 

Giunti sul posto, i militari accertavano che nell’atrio del condominio sopra citato, nei pressi dell’ascensore, era distesa una donna, successivamente identificata in V.R., 48enne del crotonese, residente nello stabile, che lamentava un dolore all’addome. Ad assisterla erano presenti le sue figlie, I.F., 22enne di Alessandria, che presentava una spaccatura al labbro e graffi sul collo, e la sorella di 6 anni di Alessandria, in lacrime.
Le donne hanno riferito agli operanti che, uscendo dall’ascensore al piano terreno, si erano ritrovate davanti L.G., vicino di casa che abita al primo piano e che in più occasioni le aveva già minacciate, il quale, chiamando la donna per nome le aveva puntato una pistola alla testa. Nell’immediata concitazione innescata dall’atto, nel tentativo di difendersi posto in essere dalle donne, l’uomo aveva esploso due colpi, uno dei quali colpiva la donna, dandosi poi alla fuga.

 

V.R. è stata quindi soccorsa dal personale del 118 intervenuto sul posto, che riscontrava la presenza di un foro sovrapubico trasportandola d’urgenza in ospedale, dove, in pericolo di vita, è stata operata poiché colpita da emorragia interna. La donna si trova tuttora in prognosi riservata. Sul luogo del fatto, i militari hanno rinvenuto un bossolo esploso calibro 9x2l, repertato e sequestrato.

 

Le immediate ricerche attivate dai Carabinieri, con cinque pattuglie impegnate sul territorio, hanno consentito di rintracciare il responsabile in via della Lega Lombarda. L’uomo, che presentava dei graffì recenti ed evidenti sulla guancia sinistra e una spellatura sul dorso della mano destra, ha negato ogni circostanza, asserendo di essere scappato dal condominio perché spaventato dagli spari. Incalzato dagli operanti, l’uomo, visibilmente preoccupato per le condizioni della donna ferita, ha infine ammesso di avere litigato con le donne e di avere nascosto la pistola all’interno di un tombino, poco lontano dalla sua abitazione, nei pressi della scalinata che conduce in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, dove è stata effettivamente rinvenuta una pistola marca Glock 19 calibro 9×21 con matricola abrasa e caricatore inserito, contenete n. 9 proiettili, e un bossolo esploso incastrato nella camera di cartuccia. L’arma è stata repertata e sequestrata.
Da evidenziare che il bossolo rinvenuto sulla scena del delitto, per caratteristiche, marca e calibro, era identico a quello trovato esploso nella camera di cartuccia dell’arma.

 

È inoltre da ritenere che l’inceppamento dell’arma abbia evitato ulteriori gravi conseguenze del delitto, in quanto non ha permesso l’esplosione di ulteriori colpi all’indirizzo delle tre vittime. Alle ore 18:00 successive, il responsabile è stato dichiarato in stato di fermo di P.G., come comunicato al Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Andrea Zito, che ha disposto la traduzione del fermato presso la casa circondariale “Cantiello e Gaeta” di Alessandria, a sua disposizione.
Per l’uomo, che non ha nominato difensore di fiducia, è stato nominato quale legale d’ufficio l’Avvocato Elisabetta Camagna.

 

c.s.